Sistema Montante. La società Ias di Siracusa si costituisce parte civile. La sindaca di Naro Brandara è la principale imputata del processo ‘Montante bis’ che ha combinato guai seri anche a Siracusa

«Sistema Montante, Ias parte civile»
La presidente Brundo presenta al Tribunale di Caltanissetta domanda di risarcimento danni.
«Atto dovuto per la trasparenza della società e per rendere chiara la discontinuità delle scelte dell’attuale governance rispetto alla precedente».

Ad essere coinvolta nella gestione di questa società che si occupa del funzionamento di uno dei più grandi depuratori d’Europa, quello di Priolo, al servizio di alcune industrie petrolchimiche, è l’attuale sindaca di Naro, Maria Grazia Brandara.

La Brandara, sino a qualche anno fa, era contemporaneamente a capo, in pieno conflitto di interessi, dell’ente pubblico che effettuava delle proroghe d’appalto, dalla Procura della Repubblica ritenute illegittime, e presidente dello Ias che di tali proroghe milionarie ne traeva benefici, assicurando dei servizi di depurazione nelle aree industriali non a norma ed altamente inquinanti.

Sul conto della Brandara,  così ad occhio e croce, oltre all’inchiesta relativa alla pessima gestione del depuratore di Priolo, c’è da aggiungere il suo rinvio a giudizio per associazione a delinquere e corruzione a Caltanissetta, nell’ambito del cosiddetto ‘sistema Montante’; c’è poi da considerare un altro suo rinvio a giudizio presso il Tribunale di Messina, ci sono da annoverare per lo meno altre due delicate inchieste, una a Gela ed una ad Agrigento.

Tutto ciò non ha impedito a molti sindaci agrigentini di eleggerla addirittura vice presidente dell’AICA, la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato nell’Agrigentino, presidente del consorzio pubblico agrigentino, Legalità e Sviluppo, che gestisce alcuni beni confiscati alla mafia, nonché presidente del GAL(Gruppo di Azione Locale) della Sicilia centro meridionale che gestisce diversi milioni di euro destinati per le attivitá agricole, agri-turistiche ed agro-industriali.

Pare che l’affidabilità della Brandara sia strettamente legata al numero di procedimenti penali a suo carico. Più viene inquisita e/o processata per reati contro la pubblica amministrazione e contro l’ambiente, ed anche per associazione a delinquere e corruzione, e più viene ricoperta di incarichi pubblici.

Quello che segue è soltanto uno dei tanti capi d’imputazione a carico della sindaca Brandara. In questo caso ci riferiamo al processo Montante bis che ha inizio ai primi di maggio presso il Tribunale di Caltanissetta: