“Concorsone Centri per l’impiego”, oltre 25mila partecipanti

Conclusa la prova scritta per assumere 176 istruttori amministrativi contabili nei Centri per l’impiego in Sicilia. I dettagli.

Si è conclusa la procedura della prova scritta per il reclutamento di 176 istruttori amministrativi contabili da destinare ai Centri per l’impiego in Sicilia. Ai test si è sottoposto nell’isola il 54,8 per cento dei candidati attesi, ovvero poco più della metà dei partecipanti, in tutto 25.508 dei circa 47mila candidati che hanno presentato istanza di partecipazione. Dal 2 al 6 maggio nelle tre sedi di Palermo, Catania e Siracusa si sono svolte 10 sessioni di esame (2 al giorno) per lo svolgimento dei 60 quiz a risposta multipla come previsto dal bando di concorso. L’assessore regionale agli Enti Locali, Marco Zambuto, commenta: “La Regione Siciliana ha avviato la stagione dei concorsi, fermi da 30 anni, e lo ha fatto al passo con i tempi e secondo la nuova normativa, in modo agile e veloce. In questo primo ciclo di selezione, che ha riguardato gli istruttori amministrativi contabili per i Centri per l’impiego, tutto ha funzionato in modo lineare nelle tre sedi di esame, dove si sono svolte in tutto 10 sessioni. Da lunedì prossimo 9 maggio si andrà avanti con l’altro profilo della categoria C, gli operatori mercato del lavoro, e dal 17 maggio con la selezione dei funzionari per il turn over. Il governo regionale è molto fiducioso di portare a termine le procedure selettive nel più breve tempo possibile per rispondere con efficienza e tempestività al fabbisogno professionale degli uffici regionali” – conclude Zambuto. Il Formez, ente curatore e organizzatore della procedura pubblica, per tale categoria ha atteso 46.568 candidati in tutto, di cui 25.018 a Palermo, 14.168 a Catania e poco oltre 7.382 a Siracusa. Solo il 54,8 per cento dei candidati, 25.508, si è presentato al banco di prova del test scritto digitale, di cui 14.723, ovvero il 58,8 per cento, nella sede di Palermo (provenienti dalle province di Palermo, Trapani e Agrigento), poi 7.253, il 51,2 per cento, a Catania (provenienti dalla provincia etnea e da Messina) e, infine, 3.532, il 47,8 per cento, a Siracusa (provenienti dalle province di Siracusa, Enna, Caltanissetta, Ragusa e da altre regioni italiane o paesi esteri).

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