Antonello Montante da paladino della giustizia ad una condanna di 14 anni per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.
Una sentenza per il big di Confindustria, amico dell’ex governatore Crocetta e del suo braccio destro Beppe Lumia. Lunghissima le motivazioni della sentenza da parte del Gup di Caltanissetta, Graziella Luparello. Numerosi sono i personaggi politici ed istituzionali a cui si fa riferimento nella sentenza tra cui anche l’ex ministro degli Interni Angelino Alfano.
Il gup nel descrivere il ruolo di Montante osserva: “Neppure l’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano, come da lui affermato, poteva permettersi di contraddirlo, e, nell’anno 2013, a sostegno della presunta “primavera degli industriali”, era stato persino “delocalizzato” il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che, senza alcun precedente nella storia della Repubblica Italiana, si era riunito a Caltanissetta: un’autentica genuflessione istituzionale innanzi a colui che nel 2015, nel pieno della bufera mediatica per il suo coinvolgimento nell’indagine per mafia, riusciva persino a farsi rafforzare il servizio di scorta“.
La dottoressa Luparello fa una dettagliata analisi del sistema che aveva costruito nel corso degli anni il numero uno di Confindustria. “Si era in presenza di una catena di montaggio, con ruoli prestabiliti, assolutamente collaudata e che ha funzionato per diversi anni, per l’esecuzione di un numero elevato di accessi abusivi“.
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