Regionali: Miccichè straccia il “sondaggio naif” su Musumeci commissionato da…Diventerà Bellissima. E spunta la sorpresa Prestigiacomo

Con l’avanzare della calura si infuoca la campagna elettorale per le prossime regionali.

 

A quanto pare non si rassegna lo staff dell’uscente Nello Musumeci chele sta provando tutte per provare a superare la messe di veti sulla sua ricandidatura degli ormai ex alleati che vogliono buttarsi alle spalle questa disastrosa legislatura.

 

L’ultima “trovata” è la diffusione di un sondaggio che probabilmente, attendibilità a parte, è anche totalmente illegale, e già qua si apre il solito scenario.

 

Sull’attendibilità basta segnalare che su 1.000 interviste effettuate (su oltre 4 milioni di elettori!) la percentuale di indecisi si attesta intorno al 50%, quindi stiamo parlando di chiacchiere.

 

Tanto è vero che è la stessa società di statistica Euromedia Researche a certificare in calce ai risultati della sua ricerca che: La percentuale di indecisi è elevata tanto da rendere instabile il dato.” Chiacchiere, appunto.

 

In ordine alla legalità è opportuno ricordare che una legge dello stato attualmente in vigore, la 28/2000, che all’art.8 comma 3 recita: “I risultati dei sondaggi realizzati al di fuori del periodo di cui al comma 1 possono essere diffusi soltanto se accompagnati   dalle seguenti indicazioni, delle quali e’ responsabile il soggetto che ha realizzato il  sondaggio, e se contestualmente resi  disponibili, nella loro integralita’ e con le medesime indicazioni, su apposito sito informatico, istituito e tenuto a cura del  Dipartimento per l’informazione e l’editoria presso  la  Presidenza del Consiglio dei ministri.

 

Il sito in questione è www.sondaggipoliticoelettorali.it/ e non c’è alcuna traccia di questo sondaggio:

Quindi la sua diffusione è palesemente in violazione di legge: campagna elettorale partita male e continua peggio.

 

Lo scopo della sua diffusione, con apposito comunicato ripreso urbi et orbi, sarebbe quello di accreditare il “candidato che nessuno vuole” Nello Musumeci come il più favorito tra quelli del centro destra: se bastasse un “sondaggio” di questo tipo, con queste modalità e con il 50% di indecisi su mille interpellati per accreditare una simile tesi allora si che non ci sarebbero dubbi sullo stato di salute di questa “democrazia”.

 

Poi, non meno interessante l’informazione su chi ha commissionato e pagato questo “sondaggio”: “DIVENTERÁ BELLISSIMA”, cioè il movimento dello stesso presidente Musumeci.

Chiudiamo qua la questione, inutile infierire.

 

Tuttavia la mossa spericolata e anche un pò banalotta della diffusione di questo “sondaggio” naif, asseritamente favorevole alla pretesa di una ricandidatura che ormai appare più una stucchevole supplica del presidente uscente Musumeci che un reale progetto politico, si è prontamente rivelata l’ennesimo boomerang, dando al più accanito “alleato-oppositore” Gianfranco Miccichè l’occasione per rilanciare le sue contumelie sempre più pesanti, arrivando a tacciare Musumeci di “slealtà” e “scorrettezza”, sostenendo che il centro-destra vincerebbe a mani basse con qualsiasi candidato che non sia l’uscente.

 

Tornando al sondaggio naif ed illegale, che comunque alleghiamo in calce per opportuna conoscenza dei lettori, si basa come detto su mille interviste su un campione “prestratificato” su un universo di riferimento di oltre 4 milioni di persone. 

 

Il dato di questo “sondaggio” commissionato e pagato dal movimento “Diventerà Belissima” fondato da Musumeci darebbe “vincente” lo stesso Musumeci sul candidato del centro sinistra Chinnici col 46,8% contro il 37,6%. Si tratta di valori di media fortemente inficiati da quasi il 40% di indecisi, che ovviamente farebbero la differenza e, per ammissione della Euromedia Reserche rendono il “dato instabile” che poi è sinonimo un pò mistificante di “inattendibile”.

 

Tornando al presidente dell’ARS Gianfranco Micciché, subito dopo la diffusione di questo sondaggio ha rilasciato alcune dichiarzioni alle agenzie di stampa: “MUSUMECI ARROGANTE E SLEALE, NON LO VOGLIAMO, SE NE FACCIA UNA RAGIONE”.

Proseguendo: “Musumeci se ne faccia una ragione, noi non lo vogliamo. Punto. Perché è una persona sleale e arrogante e lo ha dimostrato in diverse occasioni. Il sondaggio è fatto con un candidato che è tutti i giorni sui giornali e in televisione, ovunque – dice Miccichè, che è anche coordinatore di Forza Italia in Sicilia – Nell’isola il centrodestra vince con qualsiasi candidato, quindi lo ripeto: Musumei se ne faccia una ragione. Noi non lo vogliamo perché è stato sleale in questi anni. Doveva capire che la sua slealtà prima o poi lo avrebbe penalizzato. E’ stato sleale nei confronti di tutta la coalizione.”

 

Ennesima pietra tombale su una possibile ricandidatura di Musumeci, ma quello che sorprende in questo sondaggio, con tutti i limiti già esplicitati, è il risultato ottenuto da una personalità del centro destra che nonostante non sia quasi mai citata come possibile candidata se non nelle ultimissime ore ottiene un lusinghiero 38,3%, appena 2 punti sotto la già in corsa da settimane candidata del centro sinistra Caterina Chinnici.

 

Si tratta dell’ex ministro di Forza Italia Stefania Prestigiacomo, recentemente protagonista, praticamente in solitaria, della coraggiosa battaglia campale condotta contro il sistema di potere che ha occupato la Camera di Commercio del Sud Est e l’aeroporto di Catania da noi ampiamente raccontato

 

Prestigiacomo, al di là di questo inattendibile sondaggio che lascia il tempo che trova, potrebbe rappresentare una risposta autorevole alle esigenze del centro destra: personalità che non sconta antipatie, l’origine siracusana che supera i veti che cominciano ad incrociarsi tra palermitani e catanesi, la lunga esperienza parlamentare e governativa e l’indiscutibile capacità empatica qualora cominciasse a fare campagna da candidata presidente. 

Se arriva a superare il 38% senza neanche aver detto una parola, figuriamoci se davvero scendesse in campo.

 

A questo si aggiunge il ticket di cui si parla con insistenza in queste ultime ore di Stefania Prestigiacomo con l’euro parlamentare Raffaele Stancanelli, altra personalità autorevole di lunghissima esperienza nei ruoli più disparati, assessore regionale, sindaco di Catania, senatore ed ora in parlamento europeo, anch’egli “testato” dal sondaggio di Diventerà Bellissima, superando il 32%, nonostante sia anch’egli fuori dalla campagna elettorale e da anni abbastanza lontano dagli scontri locali su cui spesso si basa la “popolarità” scambiata per consenso.

 

E quindi, per concludere: più boomerang di così…