Nasce A.Na.G.G: ‘Giustizia giusta’, libertà di stampa, verità, res pubblica trasparente.

Nasce A.Na.G.G: ‘Giustizia giusta’, libertà di stampa, verità, res pubblica trasparente. Sarà parte civile e farà ‘class action’.

La nuova associazione presentata in una conferenza stampa all’Ars.

Nel corso di una conferenza stampa nella Sala ‘Pio La Torre’ di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, è stata presentata l’A.Na.G.G., Associazione nazionale per la ‘Giustizia giusta’.

Ne hanno illustrato le finalità e le imminenti iniziative la presidente Emanuela Russo e il vice presidente Antonio Venturino i quali hanno rilevato l’apporto nuovo che, nello stato attuale delle cose, A.Na.G.G. potrà dare all’azione di prevenzione e di contrasto di ogni forma di distorsione, manipolazione, elusione e di sostanziale violazione dei principi costituzionali ai quali i cittadini hanno il diritto che siano pienamente e rigorosamente assoggettate la giurisdizione e la complessa attività dello Stato comunque preordinata all’amministrazione della giustizia.

Tra le attività correnti che caratterizzeranno A.Na.GG fin dal suo avvio – rivela lo statuto – “la raccolta di dati, informazioni e notizie utili ai fini del perseguimento della piena Giustizia presso tutte le corti di Giustizia italiane, di ogni ordine e grado, della Comunità Europea e di ogni altro paese” nonché l’organizzazione di convegni, la promozione di petizioni e di azioni in tutte le sedi deputate, giudiziarie e non, la proposizione di impugnazioni, la partecipazione a class action civili ed amministrative, a garanzia del corretto applicarsi delle norme di legge a tutela non solo dei propri iscritti ma di chiunque necessiti di aiuto, consulenza e supporto giudiziario al fine di consentire il pieno ed effettivo rispetto dei principi di diritto internazionale, comunitario, costituzionale e codicistico, collaborando con gli organi deputati alla rimozione di tutti gli ostacoli alla piena attuazione di dette norme.

A.Na.G.G. inoltre – è espressamente previsto dall’articolo 1 dello statuto come rilevato nel corso della conferenza stampa – potrà costituirsi parte civile nei processi penali in cui si controverta di questioni e reati consumati contro l’amministrazione della Giustizia, contro gli associati e nei confronti di chiunque chieda l’assistenza dell’associazione al fine di tutelarsi contro gli autori di reati che abbiano ad oggetto la corretta amministrazione della Giustizia e della Pubblica Amministrazione in generale, essendo entrambe i pilastri istituzionali su cui si basa l’organizzazione sociale moderna e la cui elusione e/o cattiva gestione comporta danni diretti ed indiretti per tutta la collettività, ledendo i valori di Equità e Giustizia che l’Associazione intende tutelare”.

Uno dei settori più rilevanti nella sfera dell’attività di A.Na.G.G. sarà la tutela dell’ambiente e della salute degli esseri viventi, mentre, come più volte ribadito nel corso della conferenza stampa, particolare attenzione ed impegno saranno riservati alla tutela effettiva – anche contro le querele temerarie ed altre forme, spesso sostenute da apparati del sistema giudiziario che si vogliono contrastare – della libertà di stampa e del diritto all’informazione, di ciascun individuo e della collettività, come strumento fondamentale a garanzia della verità e della giustizia.

In proposito A.Na.G.G. – hanno annunciato e ribadito sia la presidente Russo che il vice presidente Venturino nel corso della comunicazione alla stampa, anche citando l’apposita norma statutaria – si impegnerà “in tutte le sedi deputate, giudiziarie, amministrative e pubbliche in generale, a tutela della libertà di espressione in ogni forma, agendo in particolare per la compiuta attuazione dell’art. 21 della Costituzione contro le limitazioni della libertà di espressione giornalistica e letteraria”, al fine altresì di promuovere ogni iniziativa utile per la depenalizzazione del reato di diffamazione e di ogni reato d’opinione proponendo come unico rimedio ai casi accertati di abuso e di violazione dei diritti della persona la pubblicazione di apposita rettifica con garanzie di specificità e congruità, con esclusione di ogni forma di richiesta di risarcimento economico, prassi diffusa e pericolosa che nell’ordinamento attuale sempre più pesantemente attenta alla libera informazione e di fatto protegge gli interessi oscuri, spesso illeciti, ostili alla trasparenza nella res pubblica e nella stessa amministrazione della giustizia.

“Era da tempo – ha detto Emanuela Russo, presidente di A.Na.G.G. – che ci pensavamo. Non potevamo più restare inerti dopo i casi Palamara, Amara, Montante , Saguto e tanti altri che non sono emersi agli onori della cronaca. Non potevamo continuare a subire passivamente gestioni criminali del potere giudiziario ed amministrativo e non potevamo più vedere le associazioni ambientaliste (a parole…) continuare a giocare a nascondino. ”

“Dopo la mia esperienza personale legata alla presidenza triennale di un comitato cittadino per la tutela della salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente, ritengo – ha aggiunto Russo – un dovere civico continuare a concorrere al bene della società pretendendo come diritto assoluto il poter contare su magistrati liberi da qualsiasi vincolo o legame che possa indurli in errore. Una Giustizia giusta è legittima difesa. Una giustizia giusta è l’auspicio che prima o poi il sistema giudiziario possa essere equo soprattutto quando si parla di libertà di espressione giornalistica e letteraria. Ecco perchè una delle battaglie immediate che ANAGG ingaggerà consiste nel richiedere la depenalizzazione del reato di diffamazione o la sostituzione della pena mediante rettifica di pari impatto dello scritto diffamatorio senza alcun’altra sanzione giuridica od economica”.

Il vice presidente Antonio Venturino in conferenza stampa ha sottolineato che “A.Na.G.G. nasce dalla necessità che le persone, spero sempre più numerose, hanno di riappropriarsi del proprio ruolo di cittadini di una società democratica che per essere tale non può prescindere da una giustizia giusta. La doppia g dell’acronimo (GiustiziaGiusta) non sta lì come mero esercizio tautologico, al contrario serve a sottolineare con più forza l’intento di questa associazione pronta a sostenere e condividere quelle battaglie di legalità contro i vari ‘sistemi’ che hanno impedito a questa terra di esprimere le proprie potenzialità. Lo faremo sotto varie forme così come espresso nelle norme statutarie e, se necessario, anche nelle aule dei tribunali, certi come siamo che una giustizia giusta è possibile. Adesso bisogna subito mettersi a lavoro per dimostrare con i fatti cosa vuol dire cittadinanza attiva, sperando di coinvolgere sempre più soggetti per affermare il solo ‘sistema’ per cui vale la pena lottare, quello – autenticamente, pienamente, effettivamente ed incondizionatamente – democratico.