L’occhio di un radar speciale contro gli incendiari

Il quartier generale della lotta ai roghi e la salvaguardia delle aree marine protette nascerà a Varese a fine anno.

Ma il sistema è pronto, collaudato già dagli anni Ottanta in nord Africa, ma aggiornato con le evoluzioni tecnologiche degli ultimi quaranta anni.

Il nuovo “servizio antincendi” messo a punto da Triskav, questo il nome dell’azienda, permette di individuare i focolai mediante l’utilizzo di speciali telecamere termiche abbinate ad un particolare radar ad alta frequenza.

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“Ma – spiega all’ANSA il responsabile tecnico e direttore del progetto Giorgio Comeri – può essere impiegato in generale per la difesa dell’ambiente e delle zone marine protette. Prendiamo purtroppo atto della difficile situazione incendi in Sardegna. E proporremo la nostra soluzione anche alla Regione”.

Con questa tecnologia è possibile controllare i potenziali obiettivi degli incendiari da un’unica sala operativa. La localizzazione video con immagini termiche arriva a 12-15 km di distanza mentre la copertura radar ha un raggio massimo di circa 50 km. Con questa tecnologia – spiegano gli esperti dell’azienda – è possibile localizzare immediatamente i punti esatti di innesco dei roghi. Sarà anche più facile identificare chi appicca il fuoco e registrare i movimenti sospetti.

Il sistema si compone di due elementi. Il primo è il radar, installato in un piccolo container da 6 metri unitamente a 4 telecamere termiche. Il secondo è la stazione di controllo, anche questa installata in un analogo container, climatizzato e con lo spazio per un operatore in grado di controllare tutte le attività che si svolgono in una zona molto vasta di territorio.

La stazione può anche essere centralizzata in una grande sala operativa capace di monitorare molte unità radar. Uno dei vantaggi, secondo gli ideatori del sistema di monitoraggio, consiste nella localizzazione di tutte le autovetture, camion, animali, persone in transito nel raggio di azione del radar. E poi, con la rilevazione immediata degli inneschi, sará più facile identificare i responsabili che ancora saranno nelle vicinanze.

    • ansa