Le liste che sono di gran lunga al di sotto del 5% e che resteranno fuori dall’Assemblea Regionale Siciliana sono

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Le liste che sono di gran lunga al di sotto del 5% e che resteranno fuori dall’Assemblea Regionale Siciliana sono: il Movimento per l’Autonomia, dove è candidato il parlamentare agrigentino uscente Roberto Di Mauro e la lista di Totò Cuffaro, la Nuova Democrazia Cristiana, dove è candidato il segretario della ‘defunta’ UDC, Decio Terrana, la cui moglie è collocata nel listino di Schifani.
Di Mauro, a differenza di 5 anni fa, purtroppo per lui, quest’anno è stato lasciato fuori dal listino, per fare posto al nipote di Raffaele Lombardo.
5 anni fa Di Mauro è arrivato secondo, alle spalle di Pullara che oggi è candidato nella lista ‘Prima l’Italia’, dietro la quale si è nascosta la Lega.
Anche questo surrogato della Lega dove è candidato il parlamentare uscente di Licata Pullara, rischia di non eleggere nessun deputato regionale.
Ovviamente pure la lista del vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao è fuori dai giochi. Quell’Armao mantenuto al Governo da Musumeci, malgrado sia un avversario del Centrodestra di Schifani. Strano!
Sono gli ultimi sondaggi ufficiali di Tecne, SWG e di tutti gli altri istituti che davano la Nuova Democrazia Cristiana di Cuffaro all’1,4%, il Movimento per l’Autonomia di Lombardo e Di Mauro, all’1,6 % e, ‘Prima l’Italia’, la lista civetta della Lega, al 4,8%.
Come detto anche la lista collegata al candidato alla presidenza della Regione Siciliana Gaetano Armao è molto al di sotto del 5%.
Anche Armao è dunque tagliato fuori.
I partiti di Cuffaro e Lombardo per entrare nel parlamento regionale dovrebbero compiere un vero e proprio miracolo. Dovrebbero qudruplicare i consensi. È la stessa cosa di dire, a proposito di Cateno De Luca che, 10 giorni fa era dato ad oltre il 25%, potrebbe raggiungere oltre il 90%. Chiaramente ciò non è possibile.
De Luca, attenendoci alla realtà dei fatti, negli ultimi 10 giorni è cresciuto al ritmo dello 0,75 % al giorno. Il che equivale a dire che De Luca oggi si attesta attorno al 33%.
E la campagna elettorale ancora non è finita.
Con questo trend di crescita De Luca è chiaramente destinato a superare il 40%.