Caltanissetta. Francesco Agati: «Il sistema Gela», false denunce, manipolazioni, usura, in nome della Giustizia e Legalità

in virtù dei gravissimi fatti che hanno coinvolto l’associazione antiracket di Gela dove la Guardia di Finanza ha arrestato i vertici, molti altri risultano indagati, e presto si avranno nuovi eclatanti sviluppi. Associazione sospesa dalla Procura di Caltanissetta e prossima allo scioglimento.

Ma cosa ha causato questo decadimento in una delle città più importanti della Sicilia, che ha tutte le condizioni di crescita naturali, paesaggistiche e storiche, ma non vengono sfruttate.

“Il sistema Gela” se ne stà parlando anche negli uffici della Procura, se ne parlerà molto nei prossimi anni, un sistema di casta locale dove all’interno troviamo eni, avvocati, vari professionisti, giornalisti manipolatori, una casta di intoccabili, arroganti e ignoranti che gestiscono appalti, sanità, acqua, comune a discapito della città da generazioni, negli anni hanno ingrassato i loro conti correnti, e patrimoni, impoverento la città.

Tutto il resto della città combatte per sopravvivere e emigra, gelesi che vengono messi l’uno contro l’altro dal “Sistema Gela” così ché il sistema si muova indisturbato.

Eni: Decide in negativo l’economia di Gela mai contrastato seriamente dalle istituzioni, ha inquinato, distrutto, fatto morire migliaia di persone. Decide i magistrati che lo devono indagare e i politici che devono amministrare per favorire la multinazionale, presto realizzerà il termovalorizzatore la parte sana della città deve opporsi.

Avvocati: Ovviamente parliamo di un numero ridotto di legali che diventano eccezionali contro le liti tra comuni cittadini e si accordano con gli appartenenti al ” Sistema Gela”, che mai faranno condannare. Utilizzano la legge come arma usuraia, la denuncia non serve con loro è tempo perso, è sperpero di denaro. Non si presentano alle udienze, sottopongono i malcapitati a fortissimo stress, per cause di diecimila euro chiedono quasi semila euro di onorario. Spesso il titolo è incantevole rispetto al professionista che lo esercita.

Giornalisti di Gela: Non hanno morale, non conoscono il rispetto per la legge, diffamano, si creano profili falsi, riescono a fare passare il bianco per nero e il nero per bianco, nascondono notizie inerenti agli appartenenti al “Sistema Gela” , proteggono con ogni mezzo il “Sistema Gela”. Poche condanne negli ultimi anni e centinaia di querele per diffamazione, un motivo ci sarà…

Il sequestro dei beni a Caponetti presidente dell’Antiraket è la punta dell’iceberg. A Gela tutti sapevano delle minacce agli esercenti per fare acquistare la propria merce, del cercare di convincere i commercianti a presentare false denuncie contro poveri disgraziati, per chiedere indennizzi allo Stato; credo che le fatture insolute sono solo l’inizio; anche in questo caso La Sicila Gela apre con un titolo manipolatore quasi fosse lui la vittima; per sottoporlo a tale misura ci sono voluti più di trenta denuncie molte delle quali con avvocati non del foro di Gela. Tutti fatti illeciti compiuti in presenza della scorta bravissimi ragazzi che dovranno essere ascoltati per dare alla giustizia un minimo di credibilità.

E in questo sistema piramidale verticistico, ” Il Sistema Gela” si arricchisce a discapito di tutti i gelesi che mai riusciranno a capire da dove proviene il male perché impegnati a farsi la guerra e odiarsi senza motivo. E pensare che Gela è una città di incantevole bellezza e fascino.

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