Schifani tra Bonomi e Miccichè

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha incontrato privatamente il leader di Confindustria Carlo Bonomi. L’intervento anche su Miccichè e il caso “assessorato alla Sanità”.

Si conclude oggi giovedì 6 ottobre la visita di due giorni in Sicilia del presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi, ospite di Sicindustria per un viaggio tra le imprese associate. E tra una tappa e l’altra Bonomi ha incontrato privatamente il neo eletto presidente della Regione, Renato Schifani, che riferisce: “Con il presidente Bonomi ho parlato del nostro programma di governo con riferimento alle imprese. In particolare, della volontà, già manifestata chiaramente durante la campagna elettorale, di attrarre investimenti e capitali per la Sicilia, innanzitutto con la semplificazione burocratica, e poi creando con Confindustria un rapporto sempre più forte e organico per trovare sinergia in quella che vuol essere la nostra svolta. In particolare, ho garantito al presidente Bonomi tempi rapidi per le autorizzazioni”. E Carlo Bonomi ha replicato: “La Sicilia ha un tessuto imprenditoriale molto valido che va messo in condizione di lavorare bene. Con una collocazione geografica strategica, e con le caratteristiche del territorio, l’isola può diventare l’hub energetico per il sud Europa, e dare un impulso determinante all’economia meridionale e del Paese intero. Tuttavia è necessario mettere in campo una serie di interventi a livello europeo e nazionale ma, per farlo, servono le infrastrutture: impianti eolici, fotovoltaici, rigassificatori. La possibilità di realizzare molti investimenti quindi è concreta e, in questo senso, la Sicilia è davvero una grande opportunità per il Paese. Dobbiamo scongiurare il rischio di rimanere imbrigliati nei blocchi delle opposizioni locali alla costruzione di infrastrutture energetiche. Per questo è importante spiegare alle comunità l’importanza di questi impianti”. E a margine dell’incontro con Bonomi, Schifani si è soffermato sul “caso Gianfranco Miccichè” (tra virgolette), ovvero la pretesa da parte di Forza Italia dell’assessorato regionale alla Sanità, con papabili assessori Daniela Faraoni o Barbara Cittadini, e ciò come condizione per decidere se Miccichè sarà deputato regionale (qualora non ottenga l’assessorato) o senatore (se lo ottiene). E Schifani, più o meno glissando, ha affermato: “L’onorevole Micciche sarà libero di optare serenamente tra Senato e Assemblea regionale siciliana, luoghi istituzionali dove è stato contemporaneamente eletto. Per quanto riguarda l’azione del mio Governo, essa sarà improntata al massimo impegno per migliorare le condizioni di vita dei siciliani tutti”.

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