Parassitismo all’ombra del Gattopardo

Dipendenti presunti assenteisti al Comune di Palma di Montechiaro: la Procura della Repubblica di Agrigento invoca sedici condanne. I dettagli sull’inchiesta.

Ad Agrigento, al palazzo di Giustizia in via Mazzini, il pubblico ministero, Cecilia Baravelli, è stata impegnata nella requisitoria a carico di 20 dipendenti del Comune di Palma di Montechiaro presunti assenteisti. A conclusione la Baravelli così si è rivolta al Tribunale: “Signori giudici, condannate 16 imputati, e assolvetene 4”. Nel corso della propria arringa il magistrato ha ricostruito il comportamento presunto parassitario degli impiegati incriminati. Le sue parole: “Al bar, al supermercato a fare la spesa o semplicemente chiusi dentro la propria automobile a leggere il giornale: il tutto durante le ore di servizio. Le telecamere hanno provato tra l’altro che un imputato, un sabato mattina, neppure è andato in ufficio ma gli è stata pagata la retribuzione, inquadrata come straordinario, grazie al collega che ha timbrato per lui. Il danno è superiore rispetto all’importo delle retribuzioni non dovute perché incide sul funzionamento dell’Ente e fa perdere la fiducia del cittadino”. Dunque, nel dettaglio, sono state proposte condanne dai 12 ai 19 mesi. 1 anno e 7 mesi per Salvatore Di Vincenzo, 58 anni, Ignazio Falsone, 72 anni, Fabio Marino, 55 anni, e Giuseppe Rumè, 66 anni. Poi 1 anno e 5 mesi per Salvatore Castellino, 60 anni. Poi 1 anno e 3 mesi ciascuno per 7 imputati: Grazia Arcadipane, 57 anni, Matteo Bordino, 65 anni, Renato Castronovo, 69 anni, Maria Collura, 60 anni, Giuseppe Calogero Petrucci, 61 anni, Anna Provenzani, 57 anni, e Silvana Cancialosi, 58 anni. E poi ancora: 1 anno e 10 mesi per Gioacchino Angelo Palermo, 63 anni, e 1 anno ciascuno per Vittorio Inguanta, 69 anni, Rosario Salerno, 61 anni, e Rosario Zarbo, 57 anni. Per altri 4 imputati è stata proposta l’assoluzione e la Baravelli ha spiegato il perché: “Perché gli allontanamenti dal posto di lavoro sono stati chiariti con motivazioni di servizio o sono stati ritenuti di modesta entità e, quindi, inoffensivi”. Si tratta di Calogero Mario Di Caro, 64 anni, Concetta Maria Di Vincenzo, 54 anni, Francesco Lo Nobile, 72 anni, e Baldassare Zinnanti, 69 anni. I pedinamenti e i servizi di osservazione sono stati svolti in due fasi, nel 2014 e nel 2015. Il luogotenente Luigi Marletta, all’epoca a capo della Stazione dei Carabinieri di Palma di Montechiaro, a processo ha dichiarato: “Gli episodi di assenteismo sono venuti alla luce grazie a una fonte confidenziale che ha avvisato di come al Comune ci fosse l’usanza di passare il badge delle presenze per poi uscire dall’ufficio e andare in giro. Sulla base di questa informazione abbiamo chiesto alla Procura di Agrigento di posizionare delle telecamere che sono state piazzate davanti al rilevatore delle presenze e nei due ingressi del Municipio”.

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