Tangenti belghe: la sinistra forcaiola a senso unico e la leggerezza della magistratura “rossa”

Quel lusso sfrenato della famiglia Panzeri mai “visto” dagli inquirenti italiani

Sinistra forcaiola a senso unico e la   magistratura ha messo le mani sugli interessi italiani dei compagni?

In preda ad una deriva culturale prima ancora che politica oramai, la sinistra storica italiana prossima al grottesco  e da oltre 30 anni “protetta” da certa magistratura con evidenti interessi politici, ormai smarrita e confusa , cerca di trovare giustificazioni a quello che è accaduto al Parlamento europeo e a Latina con lo scandalo delle cooperative dei parenti del deputato Soumahoru

Dopo anni di giustizialismo , di complicità politica con diverse toghe, la sinistra italiana si fa trovare impreparata ad uno scandalo che la coinvolge a tutto tondo. Non sono riusciti neanche a “formare” tutta la stampa amica che preferisce stare zitta e o sviare, non sapendo cosa dire. Trovare montagna di denari contanti a casa di compagni o simili non era previsto nel copione. Gli scandali a sinistra non sono una novità. Molti preferiscono dimenticare il “Caso Crocetta” . L’ex governatore della Sicilia coinvolto in diverse inchieste , amico dell’antimafia di potere per il tramite di Montante e scappato in Tunisia con il silenzio assordante di procure e giornalisti rossi.  I tempi sono cambiati? No. In Italia la sinistra continua ad avere le spalle coperte. Tanto coperte nel bel Paese e poco all’estero. Tanto coperte che l’ex deputato Panzeri, amico di Massimo  D’Alema e Bersani, non temeva perquisizioni e con la faccia tosta degli arroganti di mestiere,  teneva oltre 600 mila euro a casa. Era sicuro di non ricevere sbirri a casa? Forse. E il punto centrale sta proprio in questo passaggio: la sicurezza di poter delinquere perchè tanto i farabutti stanno da un’altra parte. Come se Panzeri sapesse delle strategie di certa magistratura e ne conoscesse il modus operandi.

Con la sensibilità garantista che abbiamo sempre avvalorato prima di condannare i malcapitati, aspettiamo i tribunali. Resta un serio problema politico e morale. In questi casi, la scuola dei giornalisti rossi avrebbe già dato il verdetto, gettando fango e sentenze su tutti i convolti . Siccome si tratta di compagni, si applica un’altra regola.  Prudenza o silenzio. Tutto o quasi fa un pò schifo ma è questa la cruda realtà. Due pesi e due misure? Anche tre o quattro. Sarebbe vergognoso pensare che, certi figuri di sinistra, erano liberi di scorrazzare nell’illegalità perché sapevano degli occhi chiusi da parte di alcune toghe e di certa area investigativa.  Questo caso in realtà, lo scoprono per  caso i servizi segreti. Diritti umani falsati in cambio di soldi non è roba da sicurezza. E’ corruzione. E’ un lavoro per toghe. In Italia sarebbero scattate queste indagini? Certa magistratura sembra dovesse lavorare solo per gettar fango verso destra. Il libro di Palamara lo dice pure.  Tesi che viene rilanciata anche da Renzi nel suo libro. Ovviamente Renzi parla di “sistema” pronto a colpire a prescindere dall’adesione a destra. Lui ne sa qualcosa per aver fatto la guerra a Bersani e D’Alema.

I potenti non si toccano. Vedrete che in Italia chi è stato dentro certe “stanze” di colore rosso finisce per essere aiutato. La Saguto sarà salvata? L’ex sindaco di Riace verrà assolto? Qualcuno dice di si.  A chiarimento , è opportuno ricordare che moltissime toghe non fanno parte di questi giochi più o meno politici e che occorre sempre avere rispetto per l’istituzione che gestisce la Giustizia. Necessaria come il pane, la separazione delle carriere e il divieto ad usare continuamente il nome di Falcone e Borsellino per far carriera. Erano diversi. Falcone e Borsellino non facevano politica. Erano uomini liberi da appartenenze.

Anche la lotta alla mafia è stata usata per finalità atipiche. Il  potere mafioso che ha trovato spesso forza nelle debolezze dello Stato , ha goduto varie volte di questi atteggiamenti non precisi da parte della magistratura  e delle istituzioni in genere . Lotte intestine tra toghe , l’uso politico dell’antimafia, la strategie dell’immagine   per far carriera, sono stati dei boomerang che hanno  generato danni enormi. I boss con la cravatta ne hanno goduto. E i boss “sperti”  anche se ignoranti   hanno capito bene che tutto gira sui i  soldi e che nessun colore politico è totalmente resistente ai “piccioli” . Tanti soldi, tanti potenziali amici. Un sistema semplice che adottano anche le diplomazie.   La mafia non spara più. Si evoluta. Ha imparato dai colletti bianchi. Viste le inchieste continue non tengono  più tutti questi contanti a casa. Li riciclano. Panzeri non era “preparato” o si sentiva in una botte di ferro perchè di sinistra

Chi va dietro ai morti di fame fa solo demagogia. La mafia come centro di potere è paragonabile nel gioco economico, alle lobby.    I soldi comandano. Ogni forma di intervento illecito che condiziona il libero mercato è merda.  Falcone lo diceva bene: “segui i soldi”.  Le indagini faranno il loro corso. Speriamo che si faccia chiarezza anche sulle ONG tanto protette dalla sinistra. La verità e la luce su questa vicenda è fondamentale per tutti in generale e in particolare per chi ha sempre creduto in buona fede negli ideali della sinistra. Ideali che esistono anche in altre aree politiche. La gente onesta non è esclusiva di nessun partito. E per favore, smettetela di dare lezioni di morale

 

Fonte: Globalist- Il Sole 24 Ore