Caso Cannes, Scarpinato: “Non mi dimetto”

Prima lo stop in “autotutela” da parte del presidente della Regione, Renato Schifani, poi la revoca del finanziamento firmata dall’assessore regionale al Turismo, Francesco Scarpinato, che adesso, a fronte soprattutto delle pressioni a dimettersi dalla carica, reagisce così: “Se qualcuno ha pensato che mi potessi dimettere si è sbagliato di grosso: non ne ho intenzione. Non ho alcuna colpa rispetto a una procedura di finanziamento predisposta nella scorsa legislatura, quando non era neppure immaginabile che potessi fare l’assessore nel nuovo governo”. E poi, martoriato dal ciclone scatenato intorno alla partecipazione plurimilionaria della Sicilia al Festival internazionale di Cannes, aggiunge: “Ho sofferto non per me, perché io sono un militare e so come affrontare le situazioni più difficili, ma per la mia famiglia e in particolare per i miei figli. Leggere i messaggi che mi ha inviato mia figlia preoccupata per me mi fa stringere il cuore”. E poi l’assessore di Fratelli d’Italia spiega perché ha atteso tanto prima di intervenire pubblicamente: “Ho raccolto documenti e approfondito la vicenda perchè il provvedimento della dirigenza mi è stato sottoposto appena sette giorni dopo il mio insediamento da assessore. Essendo un provvedimento fatto dal precedente governo, mi sono limitato a prenderne visione, chiedendo comunque di aggiornarmi. Da quel giorno ho cercato di ricostruire tutto. E quando ho avuto contezza delle procedure ho informato il partito, che come me ha atteso di avere contezza di tutto prima di prendere posizione a difesa del mio operato, come ha appena fatto con una nota firmata dai dirigenti siciliani di Fratelli d’Italia e dai 13 deputati dell’Assemblea regionale”. E poi, più nel dettaglio, Francesco Scarpinato precisa: “Non ho mai firmato alcuna autorizzazione né tanto meno un aumento del budget per il finanziamento dell’evento a Cannes. Ho solo preso visione di un progetto che era ancora in fase di aggiudicazione e che mi è stato sottoposto dal dirigente della ‘Film Commission’ per quella iniziativa programmata ben prima che io diventassi assessore, e raccomandando agli uffici di darmi notizie del seguito. E la mia missione istituzionale a Cannes tra il 5 e il 7 dicembre non c’entra nulla con l’evento contestato. Sono andato a Cannes su invito dell’Enit per la ‘Fiera del turismo del lusso’ per l’inaugurazione e il taglio del nastro dello stand Italia. Lì ho incontrato alcuni dei più grossi operatori, tra cui Rocco Forte. Il turismo del lusso in Sicilia vale il 2% del totale ma sviluppa il 25% del Pil, per cui essere lì ha significato implementare i flussi turistici”.