Avrebbe ucciso la moglie con una coltellata, rinviato a giudizio

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Siracusa ha rinviato a giudizio Massimo Cannone, 45 anni, tappezziere di Lentini, imputato dell’omicidio della moglie Naima Zahir, nel marzo scorso. Gli si contesta il reato di omicidio volontario aggravato da futili motivi, minorata difesa e premeditazione. Prima udienza in Corte d’Assise il 10 marzo. Il giudice ha negato la richiesta perizia psichiatrica da parte della difesa. Il 12 marzo scorso Massimo Cannone avrebbe confessato agli inquirenti di avere ucciso la moglie, Naima Zahir, perché lo avrebbe oppresso, tanto da rendergli la vita impossibile. Avrebbe approfittato della distrazione della donna, che era sul letto ed aveva gli auricolari, per infliggerle una coltellata mortale.