Di Carlo Palermo. CON TRADUZIONE IN LINGUA RUSSA

Il sottoscritto Carlo Palermo, nato il 28.9.1947 ad Avellino, già magistrato inquirente a Trento e Trapani dal 1975 al 1989,

  • poi deputato nel Parlamento,
  • nel 1992 inviato a Mosca dal presidente della Camera Giorgio Napolitano come osservatore presso il Parlamento russo e collaboratore del Capo della Commissione antidroga di Mosca Aslankov,

avvocato cassazionista e laureato con lode in Giurisprudenza e nel 2013 in Ingegneria industriale – Indirizzo Nucleare (in Radioprotezione),

  • vittima della mafia e del terrorismo per l’attentato subito a Trapani il 2 aprile 1985,
  • insignito di medaglia d’oro come vittima del terrorismo e invalido oltre l’80% per causa di servizio
    MANIFESTA

la propria disponibilità ad assumere la carica (a titolo gratuito) di codifensore di Vladimir Vladimirovič Putin, presidente della Federazione Russa, nel procedimento intentatogli dalla Corte penale internazionale dell’Aja (Cpi), al fine di difenderlo nei suoi diritti avverso il mandato di arresto emesso nei confronti del mefesimo presidente russo Vladimir Putin in quanto sarebbe “responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia”,

In considerazione in particolare che il mandato e il fascicolo con le presunte prove del crimine di guerra è stato secretato, con una procedura che appare discriminatoria, persecutoria, antidemocratica, contraria a ogni principio di legalità e in particolare violativa del principio di terzietà del giudice nel procedimento e del rispetto del contraddittorio e delle garanzie previste in capo ai Capi di Governo dai trattati internazionali.