LA SICILIA E LA CALABRIA PARAGONATE A DUE COSCHE
Don Ciotti è un mito dell’antimafia e ha ragione per definizione. Secondo i suoi seguaci quindi non si può certo dargli torto anche se ha usato parole gravissime nei confronti di Sicilia e Calabria.
“Il Ponte sullo stretto – ha detto a Bovalino il mitico prete antimafia – non unirà due coste, ma due cosche sicuramente sì”.
Una frase oggettivamente razzista se fosse stata pronunciata da un qualunque mortale. In questo caso invece al massimo si tratta di razzismo inconsapevole.

Evidentemente noi non siamo così raffinati da poter comprendere il verbo sapientissimo di Don Luigi. Vi diciamo però che menti non raffinate potrebbero capire che la Sicilia e la Calabria sono due regioni mafiose e quindi è meglio non fare un ponte per unirle.
Poco ci mancava (ma forse era sottinteso) che dicesse che il Ponte non si deve fare per evitare che la mafia possa approfittare del grande investimento. Che è poi da sempre l’argomento di chi non vuole che si investa al Sud.
Noi abbiamo un grande rispetto per Don Ciotti, ma una sciocchezza è una sciocchezza chiunque la pronunci e davanti a una sciocchezza non ci sono miti che tengano.
Forse anche per Don Luigi è arrivato il momento delle scelte.
Se vuole rappresentare l’impegno unitario antimafia e non l’antimafia di facciata eviti i facili insulti.
Se vuole invece dedicarsi all’impegno politico, lo faccia a viso aperto. Scelga uno schieramento, abbandoni le pose falsamente superpartes e si dichiari.