Pierluigi Di Rosa
26-07-2023 06:30 (UTC+01:00) Europe/Rome
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Non ce ne voglia la senatrice Dafne Musolino, conosciamo bene il ruolo che ha nel movimento autonomista siciliano “Sud chiama Nord” e di come sia al fianco del leader Cateno De Luca sin dalla fondazione, avendo anche ricoperto il ruolo di sua vice sindaco a Messina.
Nel titolo l’abbiamo “sacrificata” per consentire ai lettori una più immediata identificazione e sottolineare quanto possa essere importante che in parlamento nazionale ci sia una rappresentanza, anche minima, degli interessi siciliani e quanto possa essere efficace quando scollegata dalle logiche dei partiti nazionali.
In questo caso con la sua iniziativa, Dafne Musolino, unica senatrice del movimento siciliano, è riuscita ad ottenere un primo risultato importante per mettere un punto a quanto sta accadendo intorno alla gestione dell’aeroporto di Catania, il cui incendio è solo la punta di un iceberg di mala gestio da più parti documentata e da troppi anni tollerata.
La necessità di aprire un’indagine ispettiva sulla gestione della SAC è stata immediatamente condivisa dal rappresentante del governo Meloni presente in aula, il Sottosegretario Ferrante, e votata da tutti i gruppi parlamentari.
Adesso sarà importante attendere che la commissione di costituisca e possa agire con i poteri delle commissioni d’inchiesta parlamentari e quindi con quelli più propriamente giudiziari.
Una iniziativa che potrebbe spezzare il giochino dei “tavoli” inconcludenti e “sopralluoghi” melensi che stanno facendo solo perdere tempo, magari contribuendo ad inquinare le prove di responsabilità che sono sotto gli occhi di tutto il mondo.
A seguire il testo dell’interrogazione, che ha come firmatari anche i senatori Unterberger, Durnwalder, Patton, Spagnolli ed il siracusano del Partito Democratico Nicita, cui segue il resoconto stenografico della seduta d’aula in cui la mozione è stata illustrata dalla stessa senatrice Musolino, cui sono seguiti gli interventi di alcuni dei colleghi a sostegno ed infine la votazione finale con cui il Senato della Repubblica l’ha approvata.
Riportiamo integralmente questi atti parlamentari perché sarebbe ora che i cittadini seguissero con maggiore attenzione quello che accade, o non accade, nelle aule delle nostre camere rappresentative, dove si decidono le sorti di ciò che poi, nel bene e troppo spesso nel male, accade direttamente a noi ed alla nostra gente.
Se sapessero che li osserviamo, forse combinerebbero meno guai e magari qualcosa di buono come in questa occasione.