Riguardo alle misure di prevenzione qualcuno inizia a parlarne. Si tratta di furti di Stato ai danni di moltissimi imprenditori onesti ed innocenti.
Si tratta, com’è noto, della più o meno errata applicazione di leggi che di per sé sono liberticide e che sono utilizzate per sequestrare e confiscare, ingiustamente, i patrimoni degli imprenditori, con la scusa che ‘odorano’ di mafia.
Basta il semplice sospetto di essere contiguo alla mafia contenuto in un verbale di polizia, senza essere sottoposto ad un regolare processo, o addirittura senza essere processati, per essere costretti a subire la totale sottrazione di qualsiasi bene, di qualsiasi patrimonio, di qualsiasi azienda.
Una volta si diceva che il sospetto è l’anticamera della verità. Oggi in Italia un semplice sospetto diventa automaticamente l’unica ed inoppugnabile verità!
E non c’è Stato di Diritto che tiene!
A causa di questa terribile e devastante negazione dello Stato di Diritto è stata annientata un’intera economia, specie in Sicilia.
Anche perché, una volta sequestrate, lo ribadiamo ingiustamente, le aziende vengono gestite da amministratori giudiziari incapaci, incompetenti ed in taluni casi anche corrotti.
Amministratori giudiziari che fanno fallire, nel novanta per cento dei casi, le aziende che sono chiamati a gestire, dalle autorità giudiziarie o dall’Agenzia Nazionale che si occupa di beni confiscati.
Pietro Cavallotti, una delle tante vittime di questo regime imperante in Italia, che chiaramente è molto peggio della famigerata Inquisizione Spagnola, ha rilanciato un articolo dell’avvocato Saro Lauria, accompagnandolo con un brevissimo commento:
“Avanti, forti del nostro vissuto e delle nostri ragioni”.
Ad oggi in Italia, purtroppo, nel Parlamento Nazionale, sono pochissimi i deputati ed i senatori che hanno il coraggio di denunciare queste terribili storture, proprie da una vera e propria mafia di Stato. Il Parlamento italiano non è in grado di favorire la modifica di queste leggi oscurantiste e vessatorie, degne di un vero e proprio regime che osiamo definire dittatoriale.
Anzi, le legge relative alle misure di prevenzione non solo non vengono modificate, ma vengono addirittura ulteriormente inasprite.
I ‘dittatori’ dei sequestri e delle confische, che vivono succhiando il sangue ai poveri malcapitati imprenditori italiani, sistematicamente impediscono il giusto ripristino dello Stato di Diritto.
Ecco perché, per eliminare questa insopportabile ed indegna violazione dei diritti fondamentali, che stanno alla base delle moderne democrazie liberali, l’Italia è sottoposta da anni al giudizio delle corti europee ed internazionali, a cui in molti si sono rivolti, per tentare di ristabilire le più elementari e fondamentali regole di giustizia e libertà.