l sindaco di Castelvetrano, il grillino Alfano, getta la spugna e azzera la giunta.
Il sindaco Alfano, non ha più la maggioranza da tempo ed è costretto ad aprire alle opposizioni, facendo fuori anche assessori del “suo” Movimento a 5 Stelle.
Forse, parlare ancora di Alfano sindaco pentastellato , è un errore. La rottura, seppur mai ufficializzata , è già avvenuta alle regionali del 2022. Luca D’Agostino, grillino puro sangue, si lecca ancora le ferite. Alfano non lo ha sostenuto e lo sanno anche le pietre che guardava a candidati di Partanna.
La cosa più triste di questa vicenda , rimane senza dubbio, nel sostanziale fallimento della presa grillina del comune. Purtroppo la sintesi finale è penosa. Non è cambiato nulla in questi anni. Anzi, tutto è peggiorato. La burocrazia di potere, costruita da Pompeo ed Errante, è rimasta nei posti di comando . In questi anni, ci si aspettava un giro di vite e invece, nessuna scatola dei misteri comunali è stata aperta. Purtroppo neanche dalla magistratura e dall’antimafia politica e carrierista.
I Castelvetranesi ancora aspettano di conoscere gli amici occulti del boss Matteo Messina Denaro dentro il comune. Chiacchere tante, inchieste zero. Un comune fallito e pieno di debiti con zero responsabili? E’ dura crederci.
Tutti d’accordo ad accusare i cittadini. E adess0? Alfano chiede aiuto ai politici navigati . Quelli che gira e firria hanno sempre avuto qualcosa da gestire. Quelli che, stranamente , la stampa antimafia ,non ha mai toccato, insieme ai potenti burocrati. Anche adesso , alcuni giornalisti stanno zitti pur assistendo allo scempio evidente dell’ente locale. La verità fa male e chi scrive con la politica rossa sulle spalle, ora è diventato prudente. E’ in difficoltà, dopo tutto quello che è stato detto in passato . Il silenzio dimostra la sua parzialità. Tutti bravi a massacrare Errante e tutti timidi con Alfano. Altro che libertà di pensiero.
Come dice Rosalia Ventimiglia in una sua lettera, “il paese è in ginocchio e la politica gioca al rimpasto”. E che rimpasto. Dovrebbero far parte della nuova maggioranza politici come Giuseppe Curiale e Totò Stuppia. Gente con un curriculum lungo fino alla luna.
Da quanto è dato sapere, Alfano non li considera più “contaminati da vecchia politica” . Sembra che, dopo qualche “razione” miracolosa ,siano tornati “verginelli”, con appena 30 anni di politica sulle spalle e incarichi assessoriali in varie epoche. Viene da ridere. Se questo è il cambiamento meglio far tornare i commissari.
Ass. Verità e Giustizia