FERRAGOSTO A CASA
“E se mi chiedessero dov’ero e cosa facevo il 15 febbraio o il 15 marzo di quest’anno, avrei molta difficoltĂ a rispondere; ma se me lo chiedono per il 15 agosto dell’anno scorso o di dieci, venti, cinquant’anni fa, con sicurezza posso rispondere: stavo a casa. In paese, in cittĂ , con piĂą certezza in campagna: ma a casa. Una volta, che stavo rischiando di passar fuori quella giornata, sono corso a un treno della notte: e la mattina del 15 stavo a casa. […] dall’etĂ della discrezione in poi l’ho passata allo stesso modo: leggendo, straccamente scrivendo, cercando refrigerio in caffè caldissimi (nulla di piĂą dissetante) […] e aspettando la sera, il venticello di tramontana in campagna, quasi sempre puntuale, la stellata cupola della notte, i pascaliani e leopardiani pensieri sugli spazi infiniti, sull’infinito della vita e della morte”
Leonardo Sciascia