Ho parlato di democrazia, giustizia, libertà, bene comune pesantemente piegati dalla mafia in tutte le sue forme, anche le più nuove e invisibili. L’ho fatto raccogliendo l’invito di Pavol Pribela ( Pavol Antimafia Pribela ) e Michaela Povalová, due giovani diventati reporters antimafia, editori e produttori televisivi dopo essersi trovati a combattere contro un sistema potente, oppressivo, annichilente: inquilini per caso di un appartamento attiguo a quello in cui, ad Hallein, vicino Salisburgo, la ‘ndrangheta raffinava droga, si sono seriamente ammalati, all’inizio senza capire il perchè e, quando lo hanno scoperto, hanno dovuto scontrarsi, soli, contro un sistema imperforabile di corruzione, di ingiustizia, di persecuzione delle vittime e di protezione della mafia.
Pavol e Michaela hanno fatto della loro sciagura una ragione di lotta contro la mafia e le ingiustizie, producendo una serie di inchieste e documentari di estremo interesse. (https://www.antimafia.at/it/)
La mia una piccola testimonianza su uno degli aspetti della realtà italiana e siciliana, generosamente inserita nella sezione ‘eroi di Sicilia’.
Cari Pavol e Michaela, grazie. Non sono un eroe, solo un testimone di un pezzo di realtà che si fa esperienza e che, quando ciò accade, dona la possibilità di metterla in valore per il bene comune: un’informazione vera, libera, onesta, indipendente ne è una delle manifestazioni più alte perchè fondamento costitutivo della democrazia e della libertà.