Figlia di Valentino Bompiani, il leggendario fondatore della omonima casa editrice,Ginevra Bompiani è una scrittrice e intellettuale che tende a trascendere, e di molto, allorché ce la ritroviamo ospite – spesso – nei vari talk show politici. Vien quasi da chiedersi se la invitino proprio per scatenarne le affermazioni sempre apodittiche e perentorie. Ospite a In Onda Estate, condotto su La7 da Luca Telese e Marianna Aprile, sulla linea del governo riguardo l’immigrazione ha sfoderato tutto il repertorio e si è concentrata anzitutto su Giorgia Meloni, che già la scorsa estate definì “Una vera buffona”, per poi affermare, sempre in favore di telecamera, quella di Stasera Italia, che “Non ha mandato messaggi minacciosi nei confronti della mafia come li ha dati per esempio nei confronti dei gay”. Torniamo all’epocale fenomeno delle migrazioni, che si stava affrontando nello studio di In Onda Estate. “La nave Seawatch andava affondata, l’equipaggio arrestato e i migranti ricacciati”, è l’incipit che riprende le tesi meloniane all’epoca del caso della nave comandata da Carole Rackete. Oggi, invece, come in effetti è fisiologico che sia, da presidente del Consiglio Giorgia Meloni deve mantenere un profilo più basso e un lessico meno aggressivo. Ma a Ginevra Bompiani non basta. (Continua a leggere dopo la foto)
Il paragone