Con affetto, tieni duro, vedrai passerà”

Di Emilio Tringali. SBIRROMAFIA

Il passato dei simboli offusca il presente, raccontato con improbabili verità da ambigue eminenze potenziate. “Spero che Antonello possa dimostrare la verità …” e “Con affetto, tieni duro, vedrai passerà” … la tonaca e la toga, i due cavalieri neri del sistema. L’affare della legalità, la mente collettiva narcotizzata e resa, così, libera, dentro un inganno. La verità propagandata gira a sinistra, quella processuale a destra. La prima ha i tempi brevi degli spot, degli slogan, la seconda rallenta verso le prescrizioni e gli aggiustamenti. L’inazione è la regola, gattopardesca, del sistema. A mano a mano, mentre gli eroi si consumano coi loro resti, diventando nomi vaghi e immaginette, il fascino del potere lercio, mai sopito, riconquista la scena. I cannoli di Totò e gli arancini di Andrea stanno sulla stessa tavola. Si mangia e si benedice il pane saraceno, che l’acqua di fogna dell’impasto il forno rovente purifica.