Sul nuovo governo pronta l’opposizione di Renzi e Berlusconi !

Per Silvio Berlusconi non sono affatto incoraggianti le prime avvisaglie sul nuovo governo. c’era da aspettarselo visto che ancora deve smaltire”la rabbia” dell’esclusione dal duo Lega-M5S quindi ora, conferma che Forza Italia rimane sulle sue posizioni e cioè di votare no alla fiducia al governo. Una incompatibilità con il Movimento Cinque Stelle con temi gravemente insufficienti per il popolo italiano. “Ne siamo tanto più convinti – avverte il Cav – dopo avere sentito il Prof. Conte che, nell’accettare l’incarico conferitogli dal Presidente della Repubblica, ha già annunciato la formula politica e i confini programmatici del suo governo, limitandolo a quel ‘contratto’ fra Movimento Cinque Stelle e Lega che – oltre a non avere alcun valore giuridico – è per metà un ingenuo libro dei sogni e per metà contiene scelte preoccupanti per l’Italia e gli italiani, dalle infrastrutture alla giustizia”.
Non si distanzia tanto nemmeno Matteo Renzi che vede nell’alleanza solo un contratto dopo 80 giorni, per partorito un governo populista, diventando una casta e mettendo in atto che ora è arrivato il momento di governare e capire se ne saranno capaci. “Sono finiti i tempi di gridare e di insultare via Facebook. Ciò che prima chiamavamo ‘inciucio’ adesso si chiama ‘terza repubblica’. Ciò che prima chiamavamo ‘spartizione di poltrone’ adesso si chiama ‘governo del cambiamento'”. Si annuncia una dura battaglia sui tavoli ddi Camera e Senato appena tutto sarà stabilito c certamente sarà valutata la scelta del neo premier, pronto ad essere attaccato e battagliato da coloro che sono dall’altra parte della barricata.
Una giornata di incontri quella di oggi per il neo premier Giuseppe Conte, a cominciare dalla tarda mattinata: una serie di faccia a faccia da chiudere in serata. Un fitto calendario di consultazioni per il presidente del Consiglio incaricato, che ha stabilito il suo quartier generale alla Sala dei Busti a palazzo Montecitorio. Si attende l’incontro con il presidente Mattarella per sciogliere positivamente o negativamente la riserva, e da qui la relativa firma dei decreti di nomina e, fissare nella giornata di martedì’ e mercoledì la votazione di fiducia del nuovo governo.

Antonio David – ForestaliNews