Traffico di migranti: truffe ed arresti a Benevento. Anche nell’Agrigentino, ora che è caduto il ‘sistema-Alfano’, ci sono indagini in corso

Che il traffico dei migranti rende più del traffico di droga lo avevamo sentito dire al ras delle cooperative di accoglienza, Salvatore Buzzi, quando qualche anno fa, a Roma, scoppiò lo scandalo di ‘Mafia Capitale’.

Ad ulteriore riprova, ove ce ne fosse bisogno, che oltre alla criminalità organizzata, anche gente insospettabile e funzionari dello Stato si sono lasciati prendere la mano, facendo soldi facili col business illegale dell’immigrazione, basta citare l’operazione ancora in corso condotta dalla Polizia e dai Carabinieri di Benevento e Salerno.

5 persone sono state arrestate ed altre 36 risultano indagate per truffa ai danni dello Stato, finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, frode in pubbliche forniture, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio.

A seguito di un esposto presentato nel 2015 è stato accertato che Paolo Di Donato, consulente del consorzio Maleventum; Giuseppe Pavone, dipendente del ministero della Giustizia; Felice Panzone, dipendente della Prefettura, l’appuntato Salvatore Ruta e Angelo Collarile si sono impadroniti, illecitamente, di ingenti quantitativi di soldi pubblici, attraverso l’assegnazione pilotata di migranti e delle false attestazioni relative alle presenze degli ospiti, nei centri di accoglienza e nelle abitazioni prese in affitto.

Come è noto sono non meno 5 miliardi l’anno i soldi destinati per l’accoglienza di centinaia di migliaia di immigrati clandestini che non hanno alcun diritto di mettere piede in Italia, neanche per un giorno. Ai 5 miliardi spesi nei modo più truffaldini possibili, bisogna aggiungere le spese sanitarie, quelle di ordine pubblico e di giustizia, che ammontano a non meno di altri 5 miliardi di euro.

Ecco perché, come si suole dire, piatto ricco, mi ci ficco!

Se poi andiamo ad analizzare chi ha consentito di gestire questo pò po’ di roba, con tutte le conseguenze che comporta un’immigrazione del tutto fuori controllo, ci accorgiamo che sono esattamente coloro che hanno lucrato, oltre che economicamente, anche politicamente sulla pelle degli immigrati, con il PD in testa. Con la scusa di un buonismo interessato e nauseante, in modo particolare il TG 3 della RAI, nonché una serie di giornalisti orfani della loro Sinistra governativa, con un inusitato livore comunicativo ed un rancoroso odio preventivo, si scatenano quotidianamente contro l’attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini, dandogli del razzista, a piè sospinto, sol perché invoca il ripristino della legalità.

Questa masnada di ipocriti dell’informazione, palesemente drogata, hanno avviato la caccia all’untore Salvini, perché da Ministro dell’Interno vuol sapere e censire quanti delinquenti vivono nei campi Rom, peraltro tutti quanti abusivi o quanti terroristi ed assassini ci rifilano le ONG straniere quando insistono nel volere continuare ad attraccare nei nostri porti, per inondarci con una marea umana che tutti gli altri Stati europei hanno fin qui ricacciato verso l’Italia anche con le armi.

Chi ha creato in Italia questo inferno, facendoci invadere da oltre 600 mila immigrati irregolari, molti dei quali appartengono a bande organizzate di assassini e terroristi?

Chi, attraverso le Prefetture, che Salvini sta monitorando, ha consentito per anni delle truffe di decine di miliardi di euro con la scusa dell’accoglienza degli immigrati?

Per fortuna la magistratura sta facendo emergere quanto fin qui denunciato da più parti e, per quello che ne sappiamo, ciò sta accadendo anche in Sicilia, nell’Agrigentino, terra dell’ex ministro dell’Interno, Angelino Alfano che, su questo ‘bordello’ bene organizzato dell’accoglienza a buon mercato, ha costruito parte delle sue fortune, non solo politiche, ma anche di altro genere…

Salvatore Petrotto