Rinvenuti i resti di Khashoggi. Erdogan: ‘Trovare responsabili’

l segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha annunciato che gli Usa hanno deciso di negare o revocare il visto d’ingresso a 21 cittadini sauditi ritenuti coinvolti nella vicenda di Jamal Khashoggi, il giornalista ucciso a Istanbuul. Mentre il presidente Donald Trump ha definito “un fiasco totale” la gestione del caso da parte di Riad. L’inquilino della Casa Bianca, racconta che gli è stato vicino nelle ultime ore, si sente “tradito” dagli alleati sauditi.

Skynews afferma che parti del corpo di Khashoggi sono state ritrovate, aggiungendo che il reporter è stato “sfigurato” e “tagliato a pezzi”. Secondo una fonte, in particolare, i resti sarebbero stati rinvenuti nel giardino della residenza del console saudita. Non ci sono tuttavia altre conferme. Le indiscrezioni riportate da Skynews, tra l’altro, arrivano dopo le parole di Erdogan che ha chiesto all’Arabia Saudita di svelare “dov’è il corpo di Khashoggi”.

Ma fonti della procura di Istanbul, sentite dalla tv di stato turca Trt, non hanno confermato il ritrovamento di parti del corpo di Jamal Khashoggi nel giardino della residenza del console saudita a Istanbul, riferito da Skynews. Le stesse fonti smentiscono inoltre l’autenticità di alcune foto relative ai presunti resti del reporter circolate in queste ore sui social network.

“Ammettendo l’omicidio di Jamal Khashoggi, l’Arabia Saudita ha compiuto un passo significativo”, ma ora “ci aspettiamo che tutti i responsabili dal livello più basso al più alto siano trovati”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan al gruppo parlamentare del suo Akp ad Ankara.

Saud al Qahtani, stretto consigliere e responsabile della comunicazione sui social media del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, avrebbe guidato le operazioni che hanno portato all’omicidio di Khashoggi nel consolato di Riad a Istanbul via Skype. Lo rivelano fonti di intelligence turche, secondo cui il presidente Erdogan avrebbe in mano la registrazione che prova la sua presenza virtuale almeno alla parte iniziale dell’intervento del presunto “squadrone della morte”. Qahtani avrebbe ordinato agli 007: “portatemi la testa del cane”.

Tutte le persone “implicate direttamente” nella morte del giornalista dissidente Jamal Khashoggi, ma anche “coloro che hanno fallito nelle loro responsabilità” saranno “punite, chiunque esse siano”. Lo ha dichiarato il governo di Riad al termine di una riunione presieduta da re Salman, in una nota diffusa dall’agenzia saudita Spa, ripresa dai media arabi.

I presidenti di Turchia e Usa, Recep Tayyip Erdogan e Donald Trump, hanno discusso in una telefonata del caso. Lo riferiscono fonti della presidenza di Ankara, secondo cui i due leader hanno sottolineato che sulla vicenda “deve essere fatta luce in tutti i suoi aspetti”. Erdogan ha annunciato che renderà pubblici domani mattina i risultati dell’inchiesta.

magistrati della procura di Istanbul hanno interrogato come testimoni altri 5 dipendenti turchi del consolato saudita nell’ambito dell’inchiesta. Nei giorni scorsi, erano già stati sentiti più di 20 altri dipendenti, molti dei quali avevano riferito di essere stati invitati a non presentarsi al lavoro il giorno della morte del reporter. Il quotidiano turco Yeni Safak, molto vicino al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan, scrive che almeno 4 chiamate sarebbero state fatte dal consolato saudita di Istanbul all’ufficio del principe ereditario Mohammed bin Salman il giorno dell’uccisione del giornalista.  Secondo il giornale, Maher Abdulaziz Mutreb, l’agente ritenuto più vicino al principe tra i membri del presunto “squadrone della morte” dei 15 agenti di Riad, avrebbe telefonato dal suo cellulare a Badr al Asaker, direttore dell’ufficio di bin Salman.

Lo stesso Mutreb avrebbe chiamato anche un numero negli Stati Uniti, che sarebbe riconducibile all’ambasciatore saudita a Washington, Khaled bin Salman, fratello minore del principe ereditario, rientrato nel frattempo a Riad.

il principe saudita Mohammed bin Salman ha telefonato al figlio di Jamal Khashoggi – ha fatto sapere in una nota ufficiale – per esprimere le sue condoglianze. Il gesto avviene mentre cresce la pressione internazionale sul regno saudita di fronte all’omicidio avvenuto il 2 ottobre scorso in circostanze non ancora chiare. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che fornirà dettagli sul caso in un discorso al parlamento turco atteso per domani, lo stesso giorno in cui di apre a Riad il vertice economico detto ‘Davos nel deserto’ presieduto dal principe bin Salman, che molti invitati hanno deciso di disertare a seguito dell’omicidio di Khashoggi.

Almeno 4 chiamate sarebbero state fatte dal consolato saudita di Istanbul all’ufficio del principe ereditario Mohammed bin Salman il giorno dell’uccisione di Jamal Khashoggi.

L’uccisione del giornalista dissidente saudita Jamal Khashoggi “non resterà senza risposta” da parte degli Usa: lo ha detto il vicepresidente americano Mike Pence.