Strage di Capaci: indagati un pentito e un boss , spunta la pista americana

Ventisette anni dopo la strage in cui morì Giovanni Falcone, le rivelazioni del pentito Avola. È il nuovo indagato con un altro boss catanese

CALTANISSETTA. Ventisette anni dopo, ci sono due nuovi indagati per la strage Falcone: sono i boss della mafia catanese che avrebbero portato a Palermo una parte dell’esplosivo. Ma c’è, soprattutto, una nuova pista su cui hanno iniziato a lavorare i magistrati della procura di Caltanissetta, attorno a un misterioso esperto di esplosivi inviato in Sicilia dalla mafia americana per addestrare gli stragisti di Capaci.  “Il forestiero arrivò a Palermo ”
Sono il pentito Maurizio Avola e il boss Marcello D’Agata. Dopo 27 anni, i magistrati della DDA di Caltanissetta continuano a lavorare per fare piena luce su quanto accadde il 23 maggio del 92 – dice il procuratore Amedeo Bertone -Si apre un nuovo filone sulle indagini condotte con molto impegno dalla Procura di Caltanissetta. Dopo anni di depistaggi, tutti si aspettano la verità. Anche il Procuratore DI Matteo, nella recente intervista alla 7 ha parlato di presenze non mafiose nei luoghi delle stragi

Giovanni Falcone parlò di mafia- appalti un anno prima di morire
Nell’archivio di Radio Radicale la registrazione di un convegno del 15 marzo 1991, a un mese di distanza dal deposito del dossier dei ros. Il giudice: «è molto più grave di come appare. È illusorio pensare che imprese appartenenti ad altre attività rimangano immuni da certi tipi di collegamenti»

C’è un pentito della vecchia generazione che dopo un quarto di secolo si sveglia dal letargo e decide di riscrivere la storia mafia e dell’Antimafia. L’aggravante di questa complessa vicenda è capire chi ha favorito Cosa nostra, nel mettere a segno le stragi e chi ha fatto il doppio gioco per la gestione, ai tempi in cui erano alla Procura di Caltanissetta, del pentito Vincenzo Scarantino e delle sue dichiarazioni. Ci sono ancora molte cose rimaste nel cassetto dei segreti . Sulla strage di Capaci e via D’Amelio la verità la sanno solo i veri complici furbi delle Istituzioni che in quel tempo sapevano e non fecero nulla per salvare Falcone e Borsellino. I mafiosi si prestarono ma le stragi dove  furono decise ? Forse non lo sapremo mai 

Fonte : Repubblica