Giuseppe Catanzaro, delfino di Antonello Montante, tra incarichi, rifiuti, inchieste e miniere d’oro!

La mappa del potere in Sicilia passa attraverso una serie di incarichi ai vertici delle società dove si gestisce tanto, ma tanto denaro.

Uno dei numerosi esempi è quello relativo all’esimio avvocato Riccardo Rotigliano, consulente legale di Giuseppe Catanzaro, delfino di Antonello Montante, già condannato a 14 anni di reclusione per spionaggio, associazione  a delinquere e corruzione ed ancora sotto inchiesta per mafia.

Il Rotigliano ha ricevuto, sino a qualche anno fa, una serie di incarichi ben remunerati dal Consorzio Autostrade Siciliane,  quando era presieduto da  Rosario Faraci, il cui fratello è dirigente dell’IRSAP di Gela. Entrambi i Faraci erano amici dell’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Probabilmente i lauti incarichi pubblici, ottenuti dal Rotigliano,  sono il frutto anche del suo duro lavoro professionale a favore del suo illustre assistito, Giuseppe Catanzaro, uomo chiave del ‘Sistema Montante’, attualmente  sotto inchiesta pure lui, per ora solo per associazione a delinquere, corruzione e  finanziamento illecito ai partiti.

Giova ricordare che il Catanzaro  è stato gestore di una delle quattro mega discariche private (?) siciliane, ancora parzialmente in esercizio, quella di Siculiana-Montallegro, realizzata attraverso degli enormi ampliamenti, autorizzati in maniera non proprio legittima, nonché priva, da sempre, dell’impiantistica prevista dalle vigenti normative, necessaria per effettuare la stabilizzazione chimico-biologica dei rifiuti solidi urbani.

Dopo la chiusura forzata di 200 piccole discariche pubbliche e private, nel corso dell’ultimo ventennio, grazie ad una serie di norme poco commendevoli, nonché di sviste istituzionali ed omissioni di vario genere il Catanzaro, nella sua qualità oltre che di uomo di vertice di Confindustria Sicilia e di massimo rappresentante  dell’intera lobby dei rifiuti, ha potuto realizzare ingenti guadagni del valore di svariate centinaia di milioni di euro. Recentemente  lui e la sua famiglia pare che abbiano fatto dei notevoli investimenti in Sud Africa e/o in Monzambico dove, oltre tutto, si dice che possiedono anche una grossa miniera d’oro.

Se in Sicilia i Catanzaro sono riusciti ad arricchirsi a più non posso  imponendo quella che il professore universitario di economia ambientale, Aurelio Angelini, ha definito la dittatura delle discariche, facendo  così diventare oro l’immondizia, in Africa hanno trovato invece l’oro nel vero senso della parola!