Il Cga: “A Calamonaci l’impianto eolico non s’ha da fare”

Due fratelli di Ribera, imprenditori agricoli, di 39 e 38 anni, P V e P P, sono le iniziali del nomi, sono titolari di una società agricola che conduce a Calamonaci una florida attività di coltivazione e di produzione di pere. I due fratelli riberesi hanno bussato alla porta degli avvocati Girolamo Rubino e Rosario De Marco Capizzi perché l’assessorato regionale all’Energia ha autorizzato la società Eeb ad installare un potente impianto eolico tra i territori di Calamonaci e Bivona, disponendo l’espropriazione per pubblica utilità. In particolare, nei terreni dei due fratelli di Ribera sarebbe stata costruita una sottostazione nella quale incamerare l’energia prodotta dall’impianto eolico. Gli avvocati Rubino e De Marco Capizzi hanno presentato un ricorso al Tar chiedendo l’annullamento del decreto della Via, la valutazione di impatto ambientale, e l’annullamento dell’autorizzazione a procedere alla installazione dell’impianto eolico. Gli avvocati Rubino e De Marco Capizzi hanno sottolineato che l’assessorato Territorio ed Ambiente ha omesso di verificare l’impatto ambientale dell’impianto eolico, in riferimento alle caratteristiche ambientali dei terreni interessati, tra Calamonaci e Bivona. Il Tar Sicilia, condividendo le censure degli avvocati Rubino e De Marco Capizzi, ha accolto il ricorso e ha sospeso gli effetti dei provvedimenti impugnati. E così è stato confermato anche dal Consiglio di giustizia amministrativa, a cui la società Eeb, titolare del progetto dell’impianto eolico, ha presentato ricorso in Appello. Pertanto, nelle more di una pronuncia di merito da parte del Giudice amministrativo, non avrà luogo l’immissione in possesso dei terreni dei fratelli riberesi, che potranno pertanto proseguire la produzione di pere.