I sospetti del Sovrintentendente di polizia

14 nuovaP.M. Dott. GABRIELE PACI – Le posso leggere il passaggio che risale al 2005, quindi, diciamo, un periodo lontano dalla strage, ma sicuramente (…) più vicino nel tempo rispetto ad oggi. Su questo punto lei dice, dunque: “Relativamente alla borsa ho un flash che posso spiegare in questi termini: ricordo di avere notato una persona in abiti civili, alla quale ho chiesto spiegazioni in merito alla sua presenza nei pressi dell’auto. A questo proposito non riesco a ricordare se la persona menzionata mi abbia chiesto qualcosa in merito alla borsa o se io l’ho vista con la borsa in mano o comunque nei pressi dell’auto del Giudice. Di sicuro io ho chiesto a questa persona chi fosse per essere interessato alla borsa del Giudice e lui mi ha risposto di appartenere ai Servizi”.
TESTE GIUSEPPE GAROFALO – E allora se ho riferito nel 2005 così, probabilmente sì, è…
P.M. Dott. PACI – No, sostanzialmente è quello che ripete anche oggi. Le voglio chiedere se è in grado di attivare i circuiti della sua memoria per capire questo riferimento a una borsa, che era la borsa del dottor Borsellino, se deriva da una interlocuzione diretta con questo signore, cioè.
TESTE G. GAROFALO – Sì, probabilmente sì, perché, insomma, non…
P.M. Dott. PACI – Sì. Cioè viene strano pensare che lei possa avere, così, autonomamente…
TESTE G. GAROFALO – Esatto, sì.
P.M. Dott. PACI – …correlato una borsa al fatto poi…
TESTE G. GAROFALO – Del soggetto.
P.M. Dott. PACI – …che questa appartenesse al Giudice.
TESTE G. GAROFALO – Sì, probabilmente sì, cioè l’argomento era la borsa.
P.M. Dott. PACI – Questo signore lei non l’aveva visto mai e non l’ha più rivisto?
TESTE G. GAROFALO – No.
P.M. Dott. PACI – Ma lei aveva, diciamo, rapporti, conosceva il personale del SISDE…
TESTE G. GAROFALO – No, no. No, assolutamente no.
P.M. Dott. PACI – …a Palermo, che lavorava a Palermo? Ha avuto mai contatti, rapporti?
TESTE G. GAROFALO – No, no.
P.M. Dott. PACI – Professionali intendo, con queste…
TESTE G. GAROFALO – Mai con nessuno.
P.M. Dott. PACI – Senta, di questa persona lei è in grado di dare una descrizione?
TESTE G. GAROFALO – Allora, di questa persona ho dato una descrizione anche in passato, è una descrizione però molto… molto approssimativa, perché, ripeto, il contatto è stato immediato e il contesto in cui è nato questo contatto era un po’ particolare. Altezza media, carnagione chiara. L’unica cosa che mi è… che, insomma, mi ha incuriosito, mi ha… è stata cristallizzata nella memoria, è il fatto di… che questo soggetto indossava una giacca. Evidentemente una situazione un po’ particolare e strana, perché eravamo in estate e quindi non era consuetudinario notare una persona in giro con una giacca. Solo questo mi ha attirato… ha attirato la mia attenzione, per il resto a livello di… di riconoscimento o comunque di fornire delle indicazioni somatiche del soggetto, ricordo che era stempiato o comunque non aveva i capelli e…
P.M. Dott. PACI – Quindi pochi capelli.
TESTE G. GAROFALO – Sì, stempiato, pochi capelli. Poteva essere rasato, non… onestamente… però di fatto non aveva una chioma fluente.
P.M. Dott. PACI – Fluente. Senta, l’inflessione, visto che ha avuto anche per breve tempo modo di parlare con questa persona, ricorda se era un uomo (…) che si esprimeva in dialetto, che si…?
TESTE G. GAROFALO – Non ricordo se si è… se ha parlato in dialetto o in palermitano o in… in italiano, non… non potrei dire, non potrei essere certo.
PRESIDENTE – Ma qualche inflessione, ecco, la ricorda di qualche provenienza geografica? Indipendentemente dal fatto che fosse dialetto oppure…
TESTE G. GAROFALO – No, no, Presidente.
PRESIDENTE – …lingua italiana, qualche…
TESTE G. GAROFALO – Presidente, i momenti erano così concitati che non… non ci facevi caso, cioè era una situazione troppo… troppo particolare. E ripeto, il… il contatto è stato velocissimo, breve, pochi…
PRESIDENTE – Senta, questa forma di interessamento in qualche modo per la borsa del dottor Borsellino (…) lei ricorda se si concretò anche in qualche gesto?
TESTE G. GAROFALO – No.
PRESIDENTE – Cioè in che senso era interessato? Lo spieghi, se riesce a scavare nei suoi ricordi in modo più preciso.
TESTE G. GAROFALO – Non… l’argomento, ripeto, potrebbe essere quello legato alla borsa, però di fatto e ribadisco, non posso dire se l’ho visto con la borsa o se lui mi abbia chiesto della borsa. Sono momenti troppo…
PRESIDENTE – Comunque ricorda se era una di queste due cose oppure se si trattava di qualcos’altro?
TESTE G. GAROFALO – No, no. Era probabilmente della borsa.
PRESIDENTE – Quindi riguardava la borsa.
TESTE G. GAROFALO – Sì.
PRESIDENTE – In qualche modo…
TESTE G. GAROFALO – Collegato alla… alla borsa.
PRESIDENTE – L’interesse, ecco, sì.
TESTE G. GAROFALO – Sì.
PRESIDENTE – E lei questa borsa la vide?
TESTE G. GAROFALO – No.
PRESIDENTE – Prego, Pubblico Ministero.
P.M. Dott. PACI – Allora, un’ulteriore domanda, ispettore: quando lei vede questa persona, riesce a ricordare se il quadro che lei ha indicato quando è arrivato, e cioè quel fumo, le fiamme, è mutato o meno?
TESTE G. GAROFALO – Quando ho il contatto con questa persona?
P.M. Dott. PACI – Quando è in contatto con questa persona.
TESTE G. GAROFALO – Probabilmente era il momento in cui noi eravamo già scesi dalle abitazioni e quindi, ovviamente, non immediatamente vicino (…) al nostro arrivo, sì. Probabilmente era un momento in cui i curiosi incominciavano a sopraggiungere, personale, giornalisti e…
P.M. Dott. PACI – Senta, ma quanto è rimasto lei lì quel giorno?
TESTE G. GAROFALO – In quel luogo?
P.M. Dott. PACI – Sì.
TESTE G. GAROFALO – Tutta la (…). Tutto il turno e probabilmente, se non ricordo male, fino a tarda ora.
(…)
P.M. Dott. PACI – Senta, le mostriamo questa foto, ed è una foto che è depositata in atti e che riguarda, appunto, la presenza di un soggetto con in mano una borsa in via D’Amelio nei momenti successivi all’esplosione.
TESTE G. GAROFALO – Sì.
P.M. Dott. PACI – E’ in grado di fornire qualche…? Questa immagine è in grado di fornirle qualche delucidazione, di sollecitare qualche ricordo?
TESTE G. GAROFALO – Questa è… sì, questa è una delle tante foto che mi hanno mostrato e ritrae l’ufficiale dei Carabinieri sul… sul teatro dei fatti. (…) Perché l’ho letto dopo e perché… E’
chiaro.
P.M. Dott. PACI – Ecco, quel giorno l’ha visto quel signore?
TESTE G. GAROFALO – No, no, non lo ricordo in quel momento.
P.M. Dott. PACI – E la persona che lei… il ricordo che lei ha di questa persona, questo ricordo sfumato, ha qualche compatibilità con quella persona?
TESTE G. GAROFALO – Con questo soggetto no, evidentemente.
P.M. Dott. PACI – Assolutamente no.
TESTE G. GAROFALO – Assolutamente no. Poi mi hanno fatto vedere parecchi filmati e… insomma, è stato notato questo soggetto, quindi l’ufficiale dei Carabinieri, insieme ad un altro soggetto, che orientativamente potrebbe essere…
P.M. Dott. PACI – Va beh.
TESTE G. GAROFALO – …insomma, questo…
P.M. Dott. PACI – D’accordo.
TESTE G. GAROFALO – Però, insomma, non…
P.M. Dott. PACI – D’accordo, d’accordo. Senta, allora, parliamo del suo collega con cui lei ha poi parlato successivamente di questa vicenda, credo che si chiami ispettore…
TESTE G. GAROFALO – L’assistente Migliore.
P.M. Dott. PACI – L’assistente Migliore, sì. Allora, c’è, diciamo, un ulteriore scatto nel suo ricordo, no? A seguito di un contatto che lei ha con un suo collega.
TESTE G. GAROFALO – Ecco, questo… questo piccolo particolare io… non è che lo ricordo. Di seguito ci siamo incontrati con… con questo collega, che fa servizio nella provincia di Ragusa, e…
P.M. Dott. PACI – Che oggi fa servizio a Ragusa, ma un tempo faceva servizio…
TESTE G. GAROFALO – Faceva servizio a Palermo, era sulle Volanti, non era sulle Volanti… sulla 32 e neanche sulla 21. (…) Ma se non ricordo male faceva servizio sulla Volante che si occupava della zona di Brancaccio, però potrei sbagliarmi. Logicamente abbiamo cercato di ripercorrere quello che avevamo vissuto in quel… in quel contesto.
P.M. Dott. PACI – Perché anche lui intervenne in via D’Amelio, diciamo.
TESTE G. GAROFALO – Lui… ovviamente tutte le autovetture sono state (…) dirottate sul luogo, anche se quel… anche le auto che non dovevano essere dirottate sono arrivate lì, perché evidentemente è una situazione troppo eclatante. E c’era pure lui. Ora, lui mi dice di… così, parlando, rivangando un po’ i… tra i ricordi, che io gli ho detto…
P.M. Dott. PACI – Mi scusi (…) questo per farlo capire alla Corte (…) anche se è ben esplicitato nei verbali che produciamo, e cioè lei riceve l’avviso di…
TESTE G. GAROFALO – Ho ricevuto una citazione, evidentemente un invito a presentarmi per essere nuovamente sentito e… logicamente parecchi colleghi che facevano servizio a Palermo in quel momento sono stati trasferiti con l’andare del tempo, uno di questi è il collega Migliore, che fa servizio al Commissariato di Modica.
P.M. Dott. PACI – Quindi l’occasione è questa.
TESTE G. GAROFALO – L’occasione è quella. Ne abbiamo parlato, ho detto: “Senti, Michele – il nome è Michele – ma tu che cosa ti ricordi di questi fatti?” Anche perché con l’andar del tempo determinati fatti tendono a diventare una sorta di… non so neanche come spiegare, fino a un certo punto io pensavo che tutto quello che avevo visto era un sogno, un… un qualcosa di (…) di irreale; dal 2005 in poi incomincio a… a focalizzare e a cercare di ricordare, perché ovviamente vengo… vengo convocato e incomincio a fornire delle dichiarazioni. A seguito di quest’ultima…
P.M. Dott. PACI – Scusi, lei prima non era stato mai sentito su questi fatti?
TESTE G. GAROFALO – No, no, mai. Dal 2005…
P.M. Dott. PACI – Il 2005 è la prima volta che lei viene sentito.
TESTE G. GAROFALO – Sono stato la prima volta. Insomma, parliamo con questo collega e abbiamo cercato di capire, ho detto: “Ma tu cosa ti ricordi di queste… di questi fatti?” Perché i miei sono quelli legati a tutto quello che ho detto finora. E lui mi dice: “Sì, no, io mi ricordo che tu lì, sul luogo del… dell’attentato, mi hai parlato di questo… di questo fantomatico soggetto, di questo soggetto, del contatto che hai avuto e… di come eri sconvolto e…” Insomma, questo è quanto, non… Quindi rafforza ulteriormente la convinzione che…
P.M. Dott. PACI – Lei non ricordava di aver parlato con il suo collega quel giorno?
TESTE G. GAROFALO – No.
P.M. Dott. PACI – E’ lui che le rammenta…
TESTE G. GAROFALO – E’ lui che me lo ricorda, sì.
P.M. Dott. PACI – Esattamente lo rammenta che cosa…? Cioè le dice di averlo incontrato quel giorno a via D’Amelio e sostanzialmente di essersi sfogato con lui a proposito di che cosa?
TESTE G. GAROFALO – Sì, lui mi diceva di… che, insomma, da… io gli ho raccontato questo contatto con… con un soggetto appartenente ai Servizi sul posto, di come l’argomento era la borsa del dottore Borsellino e… e basta, insomma, questo sostanzialmente ricordo che mi dice.
P.M. Dott. PACI – Senta, l’incontro con questo soggetto è stato un incontro, diciamo, sereno o è stato dato luogo a un contrasto?
TESTE G. GAROFALO – Con chi?
P.M. Dott. PACI – Sì, tra lei… non con il suo collega.
TESTE G. GAROFALO – Ah.
P.M. Dott. PACI – Con questo fantomatico soggetto che lei incontra a via D’Amelio. Cioè ci sono stati momenti di tensione?
TESTE G. GAROFALO – Allora…
P.M. Dott. PACI – Anche normali in quei frangenti.
TESTE G. GAROFALO – Lo stato d’animo, insomma, era… era quello che era. No, è stato un contatto… duro, diretto, immediato, veloce, non… non potevamo perdere tempo, insomma, a… il nostro… il nostro obiettivo primario, la nostra… il nostro obiettivo era quello di salvare le persone che erano all’interno delle… degli stabili. Del resto i colleghi… non c’era più nulla da fare, insomma.
P.M. Dott. PACI – Senta, aveva placche di riconoscimento questo signore?
TESTE G. GAROFALO – No, no.
P.M. Dott. PACI – Non aveva nulla che potesse, insomma, in qualche modo…
TESTE G. GAROFALO – No, no, no.
P.M. Dott. PACI – …se non evidentemente quella che poi è stata…
TESTE G. GAROFALO – Altrimenti – ma questo vado per esclusione – non avrei… non l’avrei bloccato, non avrei avuto un contatto, perché se… se aveva una placca di riconoscimento, così come riporta l’ufficiale dei Carabinieri, non avevo motivo di… di chiedere che cosa facesse in quel… in quel momento lì.
P.M. Dott. PACI – Quindi anche se non lo ricorda, la deduzione è, diciamo, conseguente.
TESTE G. GAROFALO – Sì, è…
P.M. Dott. PACI – Il fatto che lei gli abbia chiesto… che questo le abbia mostrato dei documenti di
riconoscimento.
TESTE G. GAROFALO – Sì.
P.M. Dott. PACI – Perché altrimenti non gli avrebbe consentito di rimanere lì?
TESTE G. GAROFALO – Altrimenti non gli avrei consentito di rimanere lì e altrimenti lo avrei preso e consegnato ad altri colleghi o comunque lo avrei allontanato dai luoghi, perché comunque in quel momento ogni persona si dirigeva su quel luogo e… e si metteva a girare tra…
P.M. Dott. PACI – Senta, lei ricorda poi, ovviamente tra i tanti organi dello Stato che sono intervenuti quel giorno, naturalmente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.
TESTE G. GAROFALO – Ovviamente.
P.M. Dott. PACI – Lei ricorda di attività svolta dai Vigili del Fuoco quel giorno a via D’Amelio, di attività sulle macchine, sulle blindate?
TESTE G. GAROFALO – Le attività che ricordo erano quelle di… di spegnimento dei focolai di incendio e di mettere in sicuro ogni tipo di potenziale pericolo che poteva scaturire dall’esplosione di… di serbatoi di benzina.
P.M. Dott. PACI – Queste macchine lei… faccio riferimento alle blindate.
TESTE G. GAROFALO – Sì.
P.M. Dott. PACI – Perché, diciamo, è la cosa che ci interessa. Ricorda se la macchina del dottor Borsellino era chiusa o aveva lo sportello aperto?
TESTE G. GAROFALO – No, non… non lo ricordo, no. Probabilmente era aperto, ma non… non lo ricordo, no. Ma lo dico perché di solito le autovetture quando lasciano le personalità comunque rimangono con le porte aperte. (…) Però non… no, non… non potrei dare una risposta certa, vado per… per deduzione. Ma in quel momento non… cioè non ricordo materialmente se l’autovettura era chiusa o aperta, non…
(…)
P.M. Dott. PACI – Sempre parlando poi con il suo collega, il suo collega le rammenta questo particolare, che le dice che c’era stato un incontro – scontro con questo… Cioè lui glielo definisce così, glielo ricorda così, le ha detto che c’era stato un incontro – scontro e che lei era molto arrabbiato. Questa cosa aveva una ragione e una spiegazione? Se a lei…
TESTE G. GAROFALO – Era…
P.M. Dott. PACI – Cioè ogni particolare che lei può riferire sulla…
TESTE G. GAROFALO – Non era uno scontro, cioè nel senso…
P.M. Dott. PACI – …sull’incontro con questa persona è importante. Cioè…
TESTE G. GAROFALO – Va beh, è stato un incontro…
P.M. Dott. PACI – …al di là di dirgli: “Lei chi è?” E questo le dice: “Guardi, sono dei Servizi e questo è il tesserino”, c’è stato qualcosa in più, qualcosa di…?
TESTE G. GAROFALO – No, il…
P.M. Dott. PACI – Il fatto che lei l’ha invitato ad andar via e quello è voluto rimanere. Insomma…
TESTE G. GAROFALO – No, no, no, i toni sono duri perché lo stato d’animo era… era particolare, quindi probabilmente sono stato un po’ aggressivo, ma faceva parte del… del contesto e quindi (…). Ma non è stato né invitato ad allontanarsi, niente (…). Sarò stato un po’ duro, un po’… un po’ forte nel… nel mio modo di esprimermi, ma questo, insomma (…) lo sono di sovente così.
(…)
AVV. REPICI – Senta, una precisazione mi interessava: lei ha fatto riferimento all’incontro con questo soggetto che si qualifica come agente dei Servizi e che lei poi verifica essere effettivamente, diciamo, tale. (…) Fino a quel momento, cioè fino a questo incontro, lei, dal momento in cui arriva lì in via D’Amelio, la sua mente, la sua attenzione era andata, anche solo con il pensiero, alla borsa del dottore Borsellino?
TESTE G. GAROFALO – No, no, no. (…) Noi… il nostro interesse primario era quello di verificare se vi era rimasto qualcuno in vita e… e poi provvedere…
AVV. REPICI – E dare soccorso.
TESTE G. GAROFALO – E dare soccorso ai…
AVV. REPICI – Questo è ovvio. Quindi, diciamo, nella sua mente l’attenzione alla borsa del dottor Borsellino arriva in concomitanza (…) con l’incontro con questa persona?
TESTE G. GAROFALO – Sì.
AVV. REPICI – A proposito della possibilità di riconoscere in qualche modo, nel corso delle sue audizioni, questa persona, lei ha detto: “Sicuramente non è quel capitano Arcangioli”, di cui alla foto che le è stata mostrata.
TESTE G. GAROFALO – No, lo… lo escludo.
AVV. REPICI – Sì, sì, e questo l’ha già detto chiaramente. Poi lei ha detto: “C’era una possibile compatibilità con altro soggetto che in un video mi è stato mostrato vicino al capitano Arcangioli”. Ho capito bene?
P.M. Dott. LUCIANI – Presidente, ci troviamo costretti a fare opposizione su questa domanda, che, come si sarà potuto notare, non è stata esplorata, essendoci in corso attività da parte di questo ufficio.
PRESIDENTE – Va beh, allora su questo evidentemente lasciamo… per adesso soprassediamo. Eventualmente il Pubblico Ministero comunicherà il momento in cui queste attività saranno completate e sarà possibile, eventualmente, riprendere la deposizione del teste a questo scopo.