Il governo regionale costringe gli ammalati siciliani a veri e propri viaggi della speranza anche per ritirare i farmaci salva vita

“L’assessorato alla salute ha apportato modifiche al canale distributivo dei farmaci biologici per l’area gastroenterologica, al pari di quanto già fatto in ambito reumatologico e dermatologico. A loro dire per ‘ottimizzare la gestione dei follow up dei pazienti e migliorare gli aspetti logistici dei medicinali c.d. biologici’.Così non è, si costringono solo i pazienti a fare veri e propri viaggi della speranza per ritirare i farmaci salva vita dei piani terapeutici individuali”.

Lo dice il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro.

“I piani terapeutici e la distribuzione dei farmaci ad essi associati – afferma il parlamentare pentastellato – vengono espletati dall’assessorato alla salute in una modalità che arreca innumerevoli disagi ai pazienti: sia dal punto di vista logistico che in termini di vero e proprio stress psicofisico. Si registrano infatti atteggiamenti vessatori e lungaggini burocratico – amministrative delle ASP, come se il paziente non avesse davvero bisogno del farmaco prescritto”.

“L’Assessorato regionale della salute ha stabilito che i pazienti possono ritirare i farmaci esclusivamente nei 16 centri prescrittori e non più nelle farmacie delle Asp di appartenenza, penalizzando fortemente le province di Agrigento, Trapani e Caltanissetta. Molti pazienti di queste tre province, infatti, da mesi denunciano il loro disagio nel dover andare a ritirare i farmaci, costretti a compiere centinaia di chilometri. Tutto questo deve finire – conclude Di Caro – l’Assessore Razza ponga fine a questo ulteriore calvario degli ammalati siciliani”.