Antonello Montante gioisce per il neo ministro dell’Interno La Morgese, quella che gli aveva dato l’incarico di gestire i beni della mafia mentre era indagato per mafia

NON È PROPRIO UNA BELLA SCELTA QUELLA DEL NUOVO MINISTRO DELL’INTERNO DEL GOVERNO CONTE BIS.

IL NEO MINISTRO DELL’INTERNO, LUCIANA LAMORGESE, INFATTI, SU INDICAZIONE DELL’EX MINISTRO ALFANO, HA CONTRIBUITO AD INSERIRE ANTONELLO MONTANTE QUALE COMPONENTE DELL’AGENZIA PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA, MENTRE IL MONTANTE ERA ED È ANCORA INDAGATO PER MAFIA ED OGGI RISULTA CONDANNATO A 14 DI RECLUSIONE PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, CORRUZIONE E SPIONAGGIO.

‘Non oso nemmeno immaginare i salti di gioia che ha fatto Antonello Montante alla lettura della lista dei ministri del II Governo Conte – ha precisato l’avvocato Gioacchino Genchi – quando ha appreso della nomina a Ministro dell’Interno dell’ex Prefetto Luciana Lamorgese, già Capo di Gabinetto dell’ex Ministro dell’Interno Angelino Alfano.

A seguire riproponiamo uno dei tanti riscontri esemplificativi dei rapporti fra Montante e la La Morgese, tratto dagli atti del processo di Caltanissetta’.

Come si può inoltre leggere in vari lanci d’agenzia, anche l’ex ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, porge i più sentiti auguri alla sua amica e neo ministro La Morgese. La Cancellieri, giova ricordarlo, è una donna al servizio dei faccendieri Li Gresti e grande amica di Antonello Montante. Così il trio CANCELLIERI-LA MORGESE-MONTANTE si ricompone, ed ‘IL SISTEMA MONTANTE’ CONTINUA ALLA GRANDE!

Se questo doveva essere il Governo del cambiamento mi sa che sta iniziando proprio male, con la buona pace di Rousseau…”

Ma andiamo oltre ora ed inquadriamo i personaggi in questione: il neo ministro Lamorgese, l’ex ministro agrigentino, Angelino Alfano uniti da strettissimi rapporti con l’indagato per mafia e condannato a 14 di reclusione Antonello Montante.

E si! Perché oltre all’incarico per gestire i beni confiscati alla mafia, conferito all’indagato per mafia Antonello Montante, sempre con lui, firmavano i seguenti protocolli di legalità…

Leggete cosa facevano i tre, è davvero strabiliante!

Ci riferiamo ovviamente sempre alla La Morgese, ad Alfano ed a Montante che, tra il 2013 ed 2014, comunicavano urbi et orbi:
Firmato al Viminale dal ministro Angelino Alfano e dal rappresentante di Confindustria Antonello Montante l’atto aggiuntivo al protocollo di legalità per il contrasto delle infiltrazioni mafiose nel settore dei contratti di lavori, servizi e forniture pubblici e privati. Con il documento sottoscritto mercoledì 22 gennaio, si estendono le cautele antimafia anche nei confronti dei privati che hanno sottoscritto atti per l’affidamento di lavori, servizi e forniture dopo le modifiche introdotte il 13 febbraio 2013 al Codice Antimafia.

ED ANCORA…

«Lo Stato funziona meglio quando diventano coprotagoniste del sistema di sicurezza le organizzazioni rappresentative di interessi legittimi».

Lo ha dichiarato il ministro Angelino Alfano oggi al Viminale in occasione della firma dell’atto aggiuntivo al protocollo di legalità tra il ministero dell’Interno e Confindustria, sottoscritto il 10 maggio 2010 e rinnovato per un altro biennio il 19 giugno 2012, e finalizzato a rafforzare la prevenzione ed il contrasto delle infiltrazioni mafiose nei settori dei contratti, servizi e forniture.
Con il documento di oggi, ha specificato il capo di Gabinetto Luciana Lamorgese, si estendono le cautele antimafia anche nei confronti dei privati che hanno sottoscritto atti per l’affidamento di lavori, servizi e forniture dopo le modifiche introdotte il 13 febbraio 2013 al Codice Antimafia.

Significa si o no avere affidato la pecora al lupo?

Il neo ministro dell’Interno, Lamorgese, malgrado sia amica di un inquisto per mafia, già condannato a 14 anni di reclusione, è comunque ritenuta donna del tutto integerrima. E poco conta se è anche grandissima amica della Cancellieri, a sua volta più che amica, fedele servitrice dei noti faccendieri Li Gresti, ed anche lei già ministro dell’Interno; così come l’altro loro comune amico del resto, l’agrigentino Angelino Alfano. Anche Alfano diventa ministro dell’Interno, mentre è supportato nella sua attività, quale fedelissima portavoce, dalla figlia del generale Subranni, già condannato per la trattativa ‘Stato-mafia’, ex capo dei servizi segreti e ritenuto, dal compianto Paolo Borsellino, ‘punciutu’, cioè affiliato alla mafia, secondo quanto raccontato in tribunale dalla moglie Agnese, prima che morisse.

Ma si può sapere come si scelgono i ministri dell’Interno in Italia?

O forse in questo momento è più facile che ce lo spieghi Antonello Montante, amico e socio in affari della figlia di Carmelo Patti, il compianto patron della Valtur, ritenuto presta nome di Matteo Mesina Denaro? O meglio ancora ce lo facciamo spiegare direttamente dallo stesso Matteo Messina Denaro?

Può darsi che Lamorgese riuscirà infatti a stupirci con effetti davvero speciali! Potrebbe sfruttare, ad esempio, la sua amicizia con l’inquisito per mafia Montante ed ora, da ministro dell’Interno, e non più da semplice ‘boiarda di Stato’, magari riuscirà in un’impresa in cui tutti quelli che l’hanno preceduta al Viminale, finora, hanno fallito. Visto che fa parte del sistema di potere che partorisce donne ed uomini di governo come lei, chissà che i suoi amici, quali il Montante ad esempio, non le consentiranno di catturare il più importante latitante d’Italia.

Alla faccia di chi in questo momento, pochi per la verità, dubitano di lei e dei suoi trascorsi!