La grande abbuffata il nuovo Viminale

Potremmo dire: prima le notizie passano da noi!

Ci riferiamo a quanto pubblicato oggi anche dal giornale La Verità, a proposito di quello che ormai è diventato un vero e proprio caso, quello del nuovo ministro dell’Interno La Morgese, già capo di gabinetto dell’ex ministro Alfano, quando nominarono Antonello Montante componente dell’Agenzia Nazionale per la gestione dei beni confiscati alle mafie, malgrado fosse allora, e lo è ancora oggi, indagato per mafia, ed adesso anche condannato a 14 anni di reclusione per spionaggio, corruzione ed associazione a delinquere. Inoltre, sempre l’allora ministro dell’Interno Alfano ed il suo capo di gabinetto, oggi neo ministro dell’Interno, firmarono col Montante una sfilza di cosiddetti protocolli di legalità. Si tratta di una vicenda davvero scandalosa, se consideriamo che il Montante oltre ad essere compare di nozze di due ben noti mafiosi, era a capo di una specie di cupola criminale dedita non solo allo spionaggio, al ricatto ed all’estorsione, ma costituita anche per calunniare, diffamare e far condannare persone innocenti, con relative confische di beni e di aziende che poi egli stesso ed il suo cerchio magico, con l’avallo ed il concorso di Alfano e di La Morgese, avrebbe dovuto gestire a suo piacimento. Oltre tutto al Montante, l’Alfano e La Morgese, gli facevano decidere quali imprese, imprenditori, professionisti e comuni colpire, attraverso delle misure antimafia, la cui fondatezza era destituita di qualsiasi fondamento. Il tutto era semplicemente finaluzzato ad impadronirsi di interi patrimoni, aziende e di far commissariare, ingiustamente, per mafia, quei comuni che si opponevano all’occupazione militare della lobby di Confindustria Sicilia, capitanata da Montante e dal suo successore dentro Sicindustria, Giuseppe Catanzaro. Chi si opponeva al loro regime para militare, al loro Stato dentro lo Stato, veniva colpito ed affondato, inghiottito nelle sabbie mobili di una sorta di tragica parodia della giustizia, amministrata da alti esponenti delle forze dell’ordine e della magistratura, che erano interamente proni a questo perverso sistema di potere ed a totale servizio di Montante e della sua lobby. La Morgese potrebbe rappresentare la continuità proprio di quello che i magistrati di Caltanissetta, con tanto di condanne già comminate, quella di Montante ammonta a 14 anni di reclusione, hanno definito ‘Sistema Montante’.