Un altro scandalo “Promedical” coinvolge il Centro Trasfusionale dell’ARNAS Civico di Palermo

Dopo il primo scandalo Promedical per la truffa alla Comunità Europea (vedi Caso Promedical), un altro scandalo coinvolge la Promedical e il Cvicio Arnas di Palermo.

Premessa. Per acquisire le apparecchiature, gli ospedali bandiscono gare a cui devono partecipare più di una ditta. I dispositivi medici devono essere riconosciuti dalla Comunità Europea e devono mostrare il marchio “CE”, senza il quale è vietato utilizzarli. Inoltre, è regola fondamentale che la ditta che si aggiudica il contratto debba riescire ad adempiere alle attività pena la rescissione del contratto e la sostituzione da quella successiva.

Il fatto. Nel 2017 il Centro trasfusionale dell’ ARNAS Civico di Palermo a conclusione di una gara milionaria (euro 311.000 per 5 anni= euro 1.555.000, cioè tre miliardi delle vecchie lire) ha aggiudicato alla ditta Promedical la fornitura quinquennale delle sacche per le donazioni di sangue raccolte dalla Thalassa.

Già, al momento dell’aggiudicazione, la vittoria della gara era sembrata strana perché era noto che la stessa ditta non produceva le sacche, come dichiarava, ma le importava dalla Cina senza marchio “CE”.

Ma tutti stavano zitti compreso l’assessorato che con le ispezioni periodiche avrebbe dovuto vigilare anche su questo tipo di illeciti. Anzi, nella più tipica delle condizioni del “Sistema Montane” il responsabile della ditta si ergeva a persona onesta ed era anche nel tavolo tecnico specifico dell’Assessore Russo, zio del responsabile del centro sangue dell’Assesorato. Non si è ribellata neanche la ditta Fresenius arrivata seconda e che avrebbe avuto un vantaggio economico a subentrare alla prima.

Ma improvvisamente nell’ottobre 2018, l’ARNAS CIVICO prende atto della comunicazione di subentro della ditta PM3 al posto della Promedical , stante che, la distribuzione dei prodotti aggiudicati era stata affidata dalla casa madre alla ditta PM3.

Tutto ciò appare illecito in quanto uno dei punti della valutazione per l’aggiudicazione era la distribuzione del prodotto. L’ARNAS non fa quello che in questi casi è necessario fare: chiedere alla ditta Fresenius la disponibilità al subentro (deliberazione n.74 del 04.10.2018).

PM3 sembra stare per Promedical 3… quindi era fondato il sospetto che tutto questo movimento amministrativo nascondesse qualcosa di strano.

Quando cambia l’amministrazione e scoppia lo scandalo Promedical sui finanziamenti europei (vedi caso Promedical), tenuto nascosto dagli organi preposti, dell’assessorato, il nuovo provveditore prende in mano la situazione e corre ai ripari.

E così l’ARNAS, finalmente, si accorge che la PM3, essendo impresa di nuova costituzione, risultava priva del possesso dei requisiti speciali, economico-finanziari e tecnico-professionali, di cui all’art.83 del D.Lgs. 50/2016 e smi. La PM3, costretta, produceva contratto di avvalimento, indicando quale impresa ausiliaria la Promedical, di fatto fallita!;

Ma nello stesso periodo, l’Ufficio Legale dell’ARNAS acquisiva la sentenza n. 33/2018 del 14.12.2018 del Tribunale di Termini Imerese – Ufficio Fallimentare – con cui veniva dichiarato il fallimento della ditta Promedical;

Il Provveditorato, con nota prot. n. 23 del 07.01.2019, chiedeva all’Ufficio Legale parere circa la prosecuzione, o meno, del contratto vigente con la ditta PM3, alla luce della suddetta sentenza.

Con nota prot. n. 5/SL dell11.01.2019, l’Ufficio Legale, in riscontro alla predetta richiesta, rappresentava che il fallimento della Promedical impediva di assicurare l’impegno a prestare i requisiti per tutta la durata del contratto, come previsto dalla normativa in tema di avvalimento (art.89 del d.Lgs. 50/2016 smi);

Quindi si conseguenza, il Provveditorato comunicava alla PM3 l’avvio del procedimento ai sensi della L.241/90 e smi, rappresentando il difetto dei requisiti previsti dall’art.83 del D.Igs. 50/2016 in capo alla PM3, primi prestati dalla Promedical con l’avvalimento (nota prot. n. 120 dell’11.01.2019);

Ai sensi dell’art. 89, comma 3 del D.Lgs. 50/2016, il Provveditorato invitava la PM3 a procedere alla sostituzione della impresa ausiliaria fallita Promedical nel termine di dieci giorni decorrenti dalla ricezione della nota (prot. n. 744 del 18.01.2019);

Ma la PM3 chiedeva ulteriori venti giorni per la presentazione del contratto con la nuova impresa ausiliaria (prot. n. 6/19/RM/TR del 22.01.2019).

Tale ulteriore termine veniva concesso, previo parere positivo della Direzione apposto in calce alla richiesta della PM3, e comunicato con nota prot. n. 278 del 29.01.2019;

Alla scadenza dell’ulteriore termine, e cioè alla data del 18 febbraio 2019 la PM3 non produceva alcun contratto di avvalimento, ma soltanto note interlocutorie con cui si trasmetteva, in data 13.02.2019, documentazione in inglese e in cinese relativa alla società cinese Suzhou Laishi Transfusion Equipment Co, Itd, nonché, in data 14.02.2019, la possibile definizione di un accordo con la ditta Vasini Strumenti;

Essendo decorsi infruttuosamente i termini concessi alla PM3, la nuova gestione amministrativa dell’ARNAS con nota 653 del 25.02.2019 ha deciso di procedere allo scioglimento del contratto con la PM3 / Promedical stabilito dai precedenti amministratori

In seguito, la nuova amministrazione ha fatto quello che avrebbe dovuto fare la vecchia amministrazione del Civico: la risoluzione del vincolo con la PM3 e ha chiesto alla Fresenius, risultata seconda in graduatoria, “la disponibilità a subentrare nella fornitura alle medesime condizioni già proposte dall’originario aggiudicatario, e ciò per assicurare la continuità nella fornitura di che trattasi, tenuto conto della particolare complessità dell’attività di medicina trasfusionale”;

La Fresenius, ovviamente ha risposto di si con nota del 23.01.2019, riducendo il prezzo a suo tempo proposto (€ 341.248,00 all’anno) al medesimo importo di aggiudicazione pari a € 311.158,00/anno.

Fresenius per l’importo complessivo di € 311.158,00 oltre iva per anno fino al 28.06.2024.

Finalmente un po’ di ordine… Ma come al solito nessuno paga e la Promedical senza alcuna conseguenza è già a due milioni cattivi affari aspese dei cittadini siciliani.

Giovane assessore Razza, blocca la dilagante corruzione che sta dietro alle gare di appalto. Vigila!

 

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