Il sistema Montante … una crociata laica

“IL SISTEMA MONTANTE’ non è solo il titolo di un libro, del mio libro che potete trovare in tutte le librerie d’Italia e nelle edicole di Catania, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Siracusa, Ragusa ed Enna o su Amazon, Ibs.it, ed altre piattaforme di vendita online…

E’ una crociata laica, per riaffermare lo STATO DI DIRITTO e quella che il mio più illustre concittadino, Leonardo Sciascia, amava definire GIUSTIZIA GIUSTA.

Ecco perché continuo a lanciare appelli al primo Presidente della Repubblica siciliano, Sergio Mattarella. Appelli che gli rivolgo da qualche anno, anche e soprattutto per intervenire nella sua qualità di presidente del Consiglio Superiore della Magistratura..

Quest’ultimo appello lo rivolgiamo anche vice di Mattarella dentro il cosiddetto CSM, David Ermini, per far luce sul ‘Sistema Montante’, relativamente al coinvolgimento dei 10 magistrati di cui si è occupata, nel 2016, la Procura della Repubblica di Catania.

Nel mio libro che si intitola, non a caso, ‘Il sistema Montante’, in appendice riporto gli atti relativi ai comportamenti, ritenuti ‘discutibili’, ma non penalmente rilevanti, dei 10 magistrati in questione. Caso affrontato dal vecchio CSM, i cui componenti togati (nominati cioè dalla Suprema Corte di Cassazione), come è noto, a causa dello scandalo Palamara, si sono tutti quanti dimessi.

Adesso vogliamo sapere cosa ne pensa il nuovo Consiglio Superiore della Magistratura dei dieci magistrati che, come riporto nel mio libro, riproponendo un servizio giornalistico di Mario Barresi, pubblicato dal giornale La Sicilia a marzo del 2019, sono stati praticamente, volendo abusare di una certa dose di amara ironia, ‘assolti dall’imputato’ Montante, presso la Procura della Repubblica di Catania. In altri termini sono stati scagionati e graziati da chi, oggi condannato a 14 anni di reclusione e sotto inchiesta per mafia, li aveva frequentato, in maniera conviviale ed assidua. E non ci riferiamo soltanto a quei 10 magistrati che, per almeno 15 anni, erano soliti andare a colazione, pranzo e cena con Montante. Nei documenti che sono pubblicati nel mio libro si fa riferimento a raccomandazioni, avanzamenti di carriera, e promozioni varie che l’ex potente, ma finto, ‘paladino dell’antimafia’, ma nello stesso tempo compare dei mafiosi, si legge di numerosi favori che, sempre il Montante, avrebbe elargito a piene mani ai suoi ‘amici’ magistrati, oltre che a tutti quanti gli esponenti delle forze dell’ordine che utilizzava per curare i suoi interessi e colpire i suoi nemici.

Vogliamo sapere se si intende, anche dentro il CSM, riaffrontare il ‘caso Montante’, visto che tra l’altro, a partire da martedì 22 ottobre 2019, comincerà ad occuparsene anche la Commissione Nazionale Antimafia presieduta da Nicola Morra.

I primi ad essere sentiti saranno i giornalisti Gianpiero Casagni ed Attilio Bolzoni.

In modo particolare, in Sicilia, vogliamo capire se nel corso, per lo meno degli ultimi 15 anni, siamo stati indagati e processati tutti quanti da magistrati al di sopra di ogni sospetto o collusi e conniventi con una presunta associazione a delinquere, probabilmente di stampo mafioso.

Vogliamo capire, soprattutto, se ciò che sta emergendo di clamoroso, inquietante ed allarmante, per la nostra stessa democrazia, che qualche giornale ha definito la ‘Tangentopoli dei magistrati‘, considerato che investe, tra l’altro, direttamente l’Organo di Autogoverno dei Magistrati, di cui già 4 componenti si sono autosospesi, riguarda anche alcuni magistrati siciliani, visto che le presunte compravendite di sentenze, di cui parlano coloro che hanno fatto emergere questi vergognosi ed ignobili reati, con dovizia di prove e documentazioni, sono due avvocati siciliani.

Neanche il mio concittadino Leonardo Sciascia, nel suo famoso giallo ‘Il contesto’, si era spinto così tanto in avanti, nel descrivere ciò che sta avvenendo oggi, ma che stava probabilmente avvenendo in Italia anche negli anni Settanta, in tempi in cui, ahimè anche allora, l’amministrazione della giustizia era affidata a giudici corrotti, che si scannavano tra di loro, nel vero senso della parola, grosso modo come sta avvenendo in questi giorni.

Nel mio libro, ‘Il sistema Montante”, la terribile situazione che riguarda i magistrati siciliani coinvolti con Montante, già condannato a 14 di reclusione per associazione a delinquere, corruzione e spionaggio ed ancora sotto inchiesta per mafia, emerge prepotentemente.

Si tratta adesso di capire se, anche in Sicilia, i processi sono stati pilotati e molte condanne inflitte ingiustamente, in cambio di favori, incarichi, promozioni ed altri benefit, elargiti ad alcuni magistrati. Esattamente come è avvenuto, presumibilmente, col caso Palamara ed in altri numerosi casi che si sono verificati in giro per l’Italia.

Scusi se è poco, caro Presidente della Repubblica, nonché presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, e caro vice presidente dello stesso organo, il cosiddetto CSM, oggi dilaniato come non mai, da faide e lotte per bande, i cui banditi sono probabilmente ancora tutti quanti in servizio dentro la magistratura!

La situazione è davvero inquietante, terribile e sconvolgente!

Vi prego, presidente Mattarella e vice presidente del CSM, Ermini, dite qualcosa, fate qualcosa! Ne va di mezzo non tanto e non solo la credibilità della Magistratura, ma l’esistenza di un minimo di giustizia, a favore dei comuni mortali, e la sopravvivenza della nostra stessa democrazia.

Aspettiamo una Vostra risposta per ritrovare un po’ di fiducia nelle Istituzioni.

Altrimenti è finita per sempre!

Salvatore Petrotto