Montante, in commissione antimafia al via le audizioni sul “padrino dell’antimafia”

Attilio Bolzoni e Giampiero Casagni. “La storia di Montante non appartiene solo a lui – dice il presidente dell’organismo parlamentare, Nicola Morra – perché dentro di sé ha un pezzo d’Italia con il sangue marcio, avvelenata dalle convenienze e dai ricatti, un’Italia che si fa sempre sedurre dell’esclusività dei cerchi chiusi, che cede sempre ad impulsi osceni, che per sopravvivere a se stessa non esita ad aggregarsi in forme non percepibili alla vista ma che trasudano umori infetti”. Il presidente della commissione antimafia parla a proposito del caso Montante di “un’Italia asservita alle mafie ‘incensurate’, un’Italia da bonificare convincendola a seguire la logica della verità, delle regole, e non della furbizia e della convenienza individuale”.

Attilio Bolzoni e Francesco Viviano sono stati gli autori dello scoop che nel febbraio 2015 svelò che il paladino dell’antimafia Antonello Montante, responsabile legalità di Confindustria, era indagato a Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa. Bolzoni ha poi condotto una lunga inchiesta sul sistema Montante, che di recente è diventata anche un libro, “Il padrino dell’antimafia – una cronaca italiana sul potere infetto”, edizioni Zolfo.

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