Fallimento call center QE, sequestrati beni per due milioni e mezzo, due misure cautelari (VIDEO)

Non un semplice fallimenmto ma una distrazione organizzata di beni a favore degli amministratori prima di giungere alla chiusura. E’ questa, secondo la Guardia di Finanza, la storia del call center QE di Paternò. Militari della Guardia di finanza di Catania in collaborazione con i colleghi di Brescia e Milano hanno eseguito su delega della Procura della Repubblica del capoluogo etneo una ordinanza di misure cautelari, una agli arresti domiciliari ed una interdittiva, nei confronti di due persone nell’ambito proprio delle indagini sul dissesto e sul fallimento della “QE’ S.R.L.” di Paternò.

Agli arresti domiciliari è finito Patrizio Argenterio, di 64 anni, presidente del CdA ed amministratore, anche di fatto, della “QE’ S.R.L. dall’aprile 2013 fino alla dichiarazione di fallimento.

Divieto temporaneo per 6 mesi di esercitare ruoli direttivi di persone giuridiche e imprese per Mauro De Angelis, di 71 anni, amministratore della “QE’ S.R.L.” dal luglio del 2015 fino al fallimento del 2017.

Le Fiamme Gialle hanno anche eseguito un decreto di sequestro preventivo per 2,4 milioni di euro emesso dal Gip.

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