Nel bosco altri colpi di fucile

20Un ultimo dettaglio, rimasto ai margini dell’indagine (e di cui non si dà particolare rilievo nella richiesta di archiviazione né nel successivo decreto): i colpi di fucile che Giuseppe Antoci sente provenire dal bosco una volta arrivato al Casello Muto, diversi minuti dopo l’agguato.
È proprio Antoci a parlarne per la prima volta (testimonianza nel processo R.G. 2069/18 dinanzi al Tribunale di Catania, pag.13):
Antoci: C’è una struttura del Parco, a quasi due chilometri, dove sono stato portato, lì accade un ulteriore fatto che ci mise molto in fibrillazione, che mentre eravamo tutti là, erano arrivati anche i rinforzi, sentimmo altri due colpi di fucile, e ci preoccupammo delle persone che erano rimaste invece sulla strada… Non abbiamo capito come mai alle due e mezza di notte…

Nessun elemento di plausibilità, su quelle fucilate, arriva dagli altri protagonisti di quella notte o dall’autorità giudiziaria.
FAVA, Presidente della Commissione: E dei colpi di fucile che sentite dal Casello Muto?
MANGANARO: Ma li sentiamo dopo non mi ricordo quando… quanti erano? Uno-due-tre… Non me lo ricordo…
(…)
FAVA, Presidente della Commissione: Lei non ha sentito?
SANTOSTEFANO: no, io non mi ricordo…
(…)
PROTO: Successivamente, mi arriva una telefonata… ma quando già c’erano molti colleghi… non mi ricordo se fosse il sovrintendente Todaro… “tutto a posto lì? Avete sparato voi?”  io dico: “no, adesso no” perché avevano sentito altri colpi, però li avevano sentiti dalla postazione di Casello Muto. Io da lì sotto non li ho uditi, chiedendo anche agli altri.
(…)
P.M. DI GIORGIO: Dopo che Antoci va via al “casello Muto”, lei ha sentito altre esplosioni?
GRANATA: No.
P.M. DI GIORGIO: Quando quindi eravate solo lei e Proto sulla zona dell’agguato?
GRANATA: Infatti… mi sembra che ha chiamato me il dottore Manganaro gridando: “Ma stanno sparando ancora?! Stanno sparando ancora?!”, gli ho detto: “No, qua non abbiamo sentito nulla, non c’è nulla…”. Basta.
(…)
FAVA, Presidente della Commissione: (I tre colpi, ndr) si ha difficoltà a riferirli a fatti specifici…
CUCCHIARA: A qualche cacciatore probabilmente.
(…)
FAVA, Presidente della Commissione: Era aperta la stagione della caccia? C’è la possibilità di cacciare nel parco?
LO PORTO: No, nel parco no.
FAVA, Presidente della Commissione: Se si ascoltano nella notte delle fucilate, possono essere cacciatori di frodo?
LO PORTO: I cacciatori di frodo usano fucili di piccolo calibro che fanno poco rumore.
(…)
PROCURATORE CAVALLO: Su quelle fucilate ci furono versioni contrastanti e no, non ci siamo dati una spiegazione. Non siamo stati in grado neanche di capire se ci fossero state o meno.

A quanto pare, però, ad udire le fucilate – oggi, addirittura, messe in discussione – non furono solamente il presidente Antoci ed il dottor Manganaro (e le guardie di Casello Muto!). Secondo le testimonianze dei nostri auditi le avrebbe sentite anche un altro poliziotto, il sovrintendente Todaro, il responsabile di P.G. del commissariato di Sant’Agata di Militello. Ma anche su questo punto, le ricostruzioni non sono del tutto nitide.


Fonte mafie blog autore repubblica