Aldo Capitano sulle prossime amministrative ad Agrigento

Lettera aperta ad Antonello Pace

Miei cari concittadini, come premessa vi devo confessare, in verità, che avrei voluto interrompere le mie considerazioni che hanno un fondamento di vero e proprio sfogo, dinanzi a tanta malafede, spregiudicatezza, continuità politica a prendere in giro la popolazione con malefico cinismo. Volevo interrompere per portare rispetto alla comunità agrigentina che deve essere libera e scevra da critiche e giudizi per arrivare al voto con il rilassamento, la concentrazione per una scelta adeguata del proprio ideale di Sindaco, alla personale convinzione di ciascuno. Ma il suo articolo mi ha acceso nuovamente “la miccia” e lei mi sta costringendo a risponderle , con riguardo, e svolgere la mia critica con dovizia di particolari. Io ho 65 anni , ormai giunto all’età pensionabile.

Da 65 anni che vivo ad Agrigento e non ho mai visto la mia Città, la nostra Città, catalogata agli onori delle cronache internazionali per l’Alta cultura scientifico-archeologica, storica, calamitante fortemente, ed incessantemente per tutto l’anno e per tutti gli anni, di un turismo internazionale che dovrebbe fare arricchire i cittadini e farli vivere nell’oro. Invece, il nostro museo a cielo aperto, il nostro mare, il nostro sole , non sono stati venduti al turismo internazionale. Avrei preferito che il Direttore del Parco Archeologico, con tutti i soldi che ha nelle casse del Parco, spendesse una parte , per avere la presenza di AKRAGAS nelle televisioni Americane, Giapponesi, Russe e di altre nazioni, per far conoscere i nostri tesori al mondo intero, anche con pubblicità in pagine di giornali internazionali.

Questo Direttore del Parco, Roberto Sciarratta, mi piace per come sta proiettando il suo operato per il bene archeologico.

Sarebbe stato il Sindaco ideale per Agrigento, per le sue Alte doti scientifico culturali e non meno organizzative. Dinanzi a tale figura, dobbiamo confrontarci con i vari candidati a Sindaco che non hanno alcuna esperienza amministrativa ,non hanno idee, non hanno qualità organizzative e non sanno che vedere solo fino alla punta del proprio naso! Cosa potrebbe fare un Zambuto , un Piazza, un Miccichè, se già’ hanno dimostrato la loro attività di sindaci sottolivello e di assessore sotto livello . Dal punto di vista personale le ritengo delle brave persone , anche dei bravi amici. Ma questa città non ha bisogno solo di brave persone e di bravi amici. Piazza, espressione di un centro destra di un tempo , capeggiato dall’on. Alfano , il quale ha vissuto a Roma tutto il tempo di due decadi e non ha fatto un fico secco per noi agrigentini; Zambuto fu espressione di un cariatide suocero, che fino all’ultimo dei suoi anni ha voluto capeggiare nella sua politica; oggi il fallimento di Sindaco Zambuto si ripresenta alla ribalta, come se volesse dirci: vi riprendo in giro, per i fondelli, con la voglia matta di cambiare al di sopra dei partiti. Il Micciche’, altra brava persona e professionista qualificato, è supportato da una politica consumata in associazioni e coooperative dei suoi sostenitori , i quali pur avendo preso “cantonate” si ritrovano oggi alla Corte di Sir Di Mauro, il quale in 40 anni di attività politica , ha saputo fare tante cose errate ad iniziare dal fallimento con il Presidente della Provincia da lui appoggiato , il Dorsi, ed in seguito l’erroneo appoggio alla designazione del Presidente del Consirzio Universitario con Mifsud. di cui si sono perse le tracce per una sorta di complotto russo americano,dopo che ha ridotto al lastrico l’Università di Agrigento, sacrificio del Prof. Rettore Melisenda. Ma non poteva prescegliere un Professore di Università di Palermo , invece di questo fallimentare Maltese? Poi , Di Mauro perché non ha speso una parola sul fallimento della casa di cura per anziani Villa betania, sfogo per tanti agrigentini bisognosi? Praticamente un fallimento!

È un fallimento si nota anche nella gestione delle acque, depuratori, immondizia con gestori che non fanno i conti pubblici di spese miliardarie… La candidatura di Firetto , sembrerebbe pure debole , per tutte le note giudiziarie che forse lasceranno il tempo che trovano , forse perché inconsistenti. Ma lui dice di essere stato deputato solo per 16 mesi. Sindaco di Agrigento per 4 anni senza granché di risultati.

Poi non parliamo di una giovanissima inesperiente donna , dalla favella facile e dai contenuti scarsi, che vorrebbe arrivare a sedere sul trono della Real Casa Municipale , come se fosse una inglesina in mano ad una lega che non lega e che la vorrebbe radiare…

Tutti vogliono arrivare alla poltrona di primo cittadino e nessuno ha trattato programmi e contenuti proiettati alla vera crescita di questo piccolo paese di Sicilia che non può avere un piccolo aeroporto come Comiso e Trapani birgi.

La Capitale del turismo archeologico mondiale tagliata fuori dal mondo, misera e miserabile , con i suoi cittadini in miseria , che per raggiungere la Capitale d’Italia devono attraversare dieci o più semafori per Palermo.

Bravi!

Tutti bravi a conquistare il potere e non dare il minimo delle risposte.

Tutti bravi a curare interessi politici e non collettivi .

Ma ancora gli Agrigentini credono in queste rappresentanze ? O agli agrigentini piace vivere nella miseria della miseria?

Avanti un altro, ancora c’è posto , mentre Agrigento è povera più povera di così non si può!

Aldo capitano