No alla rassegnazione!!

NO ALLA RASSEGNAZIONE!!!

Durante l’incontro tenutosi presso l’aula consiliare di Furnari il 12 febbraio (non più di 15 persone presenti di cui 4 fuori comune), è palesemente emerso che ciò che sta accadendo nel vicino comune di Mazzarrà S. Andrea in merito alla mega discarica, è totalmente sconosciuto ai cittadini furnaresi.

Ciò che sorprende maggiormente è la totale disinformazione su quanto già messo in atto dal Comune di Mazzarrà S. Andrea, dalla Tirreno Ambiente e dalla SRR Messina Provincia. Sarà dovuto alla ormai avvenuta rassegnazione dei furnaresi, oppure ad altro.

Non so se ne vale ancora la pena scrivere su questo argomento, considerato quanto poco interesse è stato riservato al recente post di un preoccupato cittadino furnarese, nonostante la gravità e autenticità di quanto egli abbia scritto.

Sono comunque sicuro che il silenzio dei furnaresi sia dovuto essenzialmente alla disinformazione e per questo voglio provare ancora una volta a richiamare l’attenzione su quanto incombe sul nostro territorio, semplicemente riportando cosa prevede il “project financing” presentato da una ditta di Torino e già approvato sotto il profilo tecnico ed economico-finanziario (19 novembre 2019), dalla SRR Messina Provincia (57 comuni tra cui Mazzarrà S. Andrea, Tripi, Basicò, Falcone, Oliveri, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia e Rodì Milici).

Il progetto dell’investimento di 41.183.145 euro prevede la realizzazione di un polo impiantistico e in particolare:

1) la progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la gestione funzionale ed economica, con adeguamento e inclusione delle strutture esistenti, dell’impianto costituito da una sezione di selezione RSU (massimo 100.000 ton/anno), una sezione di trattamento della frazione organica differenziata e due sezioni di biostabilizzazione/bio-digestione della frazione organica derivante dalle due precedenti sezioni RSU e FORSU (60.000 ton/anno);

2) la revisione e gestione funzionale ed economica dell’impianto di trattamento del percolato con potenzialità da 200 mc/g, proveniente dalla discarica attigua e con possibilità, ove compatibile con la capacità di trattamento dell’impianto medesimo, il percolato proveniente da siti terzi (la discarica di Mazzarrà produce mediamente 20-30 mc/g);

3) la revisione e gestione funzionale ed economica dell’impianto di recupero energetico del biogas della discarica.

Leggendo l’istruttoria del “project financing” sembrerebbe che l’investimento non preveda nessuna opera di messa in sicurezza dell’ammasso di rifiuti già abbancati!

Considerato il mio passato da “analista”, ho voluto esaminare le quantità di rifiuti complessivamente prodotte dai 57 comuni (162.644 abitanti) della SRR Messina Provincia nel corso del 2018:

– Frazione umida (FORSU) = 10.902 ton

– Indifferenziato (RSU) = 37.411 ton

Il dato che emerge non è per niente confortante, considerato quanto viene approvato dalla SRR Messina Provincia con il verbale del 21 ottobre 2019 e nello specifico quanto riportato a pagina 7:

“Appare necessario precisare che la proposta progettuale prevede l’attivazione dell’impianto –a regime- tra maggio ed ottobre 2021 ed il trattamento annuo dei seguenti quantitativi:

FORSU: 60.000 T/anno

RSU: 100.000 T/anno “

Poiché i 57 comuni appartenenti alla SRR non producono nemmeno la metà delle suddette quantità, cosa succederà?

Per diritto di informazione, l’intera provincia di Messina (tutti i 108 comuni per un totale di 626.876 abitanti), nel corso del 2018 ha prodotto le seguenti quantità:

– Frazione umida (FORSU) = 31.824 ton

– Indifferenziato (RSU) = 207.433 ton

Non traggo nessuna conclusione, ma i dati – ribadisco – non sono per niente rasserenanti!

Ignazio Perrone