DAL BLOG “SEGRETI E NON MISTERI”

Mafia e antimafia

di Alberto Di Pisa

6 Giugno 2020

“… Eppure deve riconoscersi che Sciascia, alla luce di ciò a cui assistiamo oggi, fu certamente lungimirante se trent’anni dopo assistiamo con sempre maggiore frequenza alla caduta di molti miti dell’antimafia come i casi, per citarne soltanto alcuni, di Silvana Saguto, ex magistrato presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, del Presidente della Camera di commercio Roberto Helg, colto mentre intascava una tangente da 100 mila euro, proprio accanto allo sportello antiracket intitolato a Libero Grassi o ancora come il caso del direttore di Telejato, Pino Maniaci, incriminato per estorsione e da ultimo il caso del presidente di confindustria Sicilia, *Antonello Montante*, apostolo dell’antimafia, condannato dal Tribunale di Caltanissetta a 14 anni per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ed altro.E voglio anche ricordare i contrasti interni a Libera fra Don Ciotti e il figlio di Pio La Torre. …”

“… Altro caso emblematico di antimafia di facciata è quello che ha visto coinvolto, il presidente di Confindustria Sicilia, *Antonello Montante*, paladino della lotta alla mafia ma, secondo quanto emerso dalle indagini della magistratura ed in particolare dalle propalazioni di quattro pentiti, legato ad esponenti mafiosi ai quali venivano elargiti favori ricevendo in cambio protezione dalle estorsioni. Sostengono infatti i PM di Caltanissetta che il Montante sarebbe stato collegato ad appartenenti alla “famiglia” mafiosa di Serradifalco di cui avrebbe fatto gli interessi. Secondo i PM nisseni, dal 1990 in poi il Montante avrebbe consentito ai boss di “ ottenere l’affidamento di lavori e commesse a loro personale vantaggio, a scapito di altri imprenditori, nonché assunzioni dagli stessi segnalate, ricavandone in cambio il sostegno per il conseguimento di incarichi all’interno di enti e associazioni di categoria” oltre alla “ garanzia dello svolgimento della sua attività imprenditoriale in condizioni di tranquillità”. Eppure Montante, aveva sempre pubblicamente condotto una battaglia per l’affermazione della legalità!. …”

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