Il caso di Giuseppe Guardino, marittimo saccense bloccato in Congo, il sindaco Francesca Valenti si rivolge al Ministro degli Esteri e all’Ambasciatore

“Le Istituzioni Italiane, al loro massimo livello, facciano il possibile per risolvere positivamente il caso del marittimo saccense Giuseppe Guardino, rappresentativo di una situazione che riguarda tanti altri italiani imbarcati e bloccati in altre parti del mondo”. Lo scrive il sindaco di Sciacca Francesca Valenti in una lettera indirizzata al Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e all’Ambasciatore italiano a Kinshasa in Congo Luca Attanasio.

Non avendo ancora avuto notizie di una positiva risoluzione della vicenda e raccogliendo l’accorata richiesta di aiuto del concittadino bloccato in Africa, il sindaco Francesca Valenti chiede “l’autorevole e deciso intervento” del Ministro e dell’Ambasciatore.

“Il caso – riferisce  il sindaco – riguarda Giuseppe Guardino, comandante della nave mercantile “Blu Brother”, di proprietà della “Bambini” Spa di Ravenna, sposato e padre di due figli. La nave, con a bordo un equipaggio di soli italiani, – da quanto apprendo dagli organi di informazione – ha come base il porto di Pointe Noire in Congo e svolge servizio di appoggio e assistenza per piattaforme petrolifere nell’Oceano Atlantico. A causa della pandemia di Covid-19, del conseguente lockdown e di pesanti restrizioni,  il nostro concittadino non ha ancora avuto la possibilità di rientrare a casa. Per tale ragione, ha lanciato più volte appelli alle massime Istituzioni Italiane per consentirgli, dopo tanto tempo, di  riabbracciare i propri familiari a Sciacca. Una situazione emotivamente insostenibile”.