Toghe e correnti: l’ex procuratore di Trapani, Viola “riflette” per il ricorso verso la nomina alla Procura di Roma,”ci penso è un diritto”

Caos procure, Viola: “Ricorso per procura Roma? Ci penso, è un diritto”


“Ci sto ragionando, i termini sono ancora aperti, ma ancora non l’ho fatto, però ci sto pensando”. A dirlo all’AdnKronos è Marcello Viola, procuratore generale di Firenze, commentando quanto scritto dal Fatto Quotidiano a proposito di un suo ricorso al Tar del Lazio per la nomina a procuratore capo di Roma. “Mi ha molto sorpreso il titolo così sparato del Fatto Quotidiano – spiega Viola – anche se poi ho letto il testo dell’articolo e non dice che il mio ricorso è stato presentato, ma che starebbe per arrivare, affermazione un po’ forte perché al momento ci sto pensando, questo è vero”. Viola poi conclude: “Il ricorso è un diritto, i termini per la presentazione mi pare scadano martedì, quindi c’è tempo, nell’arco di pochi giorni

La nomina del procuratore capo di Roma potrebbe tornare in ballo per via dei ricorsi, già presentati o che verranno presentati a breve, dagli sconfitti di quella partita che l’anno scorso è stata inevitabilmente condizionata dalla deflagrazione del caso Palamara, con la pubblicazione delle chat e l’inchiesta per corruzione contro l’ex capo dell’Associazione nazionale magistrati (ora espulso dall’Anm). A scriverlo è Antonio Massari sul Fatto Quotidiano.

«L’anno scorso di questi tempi – scrive il quotidiano – prima che il plenum scegliesse il successore di Giuseppe Pignatone, il totonomine ha squassato il Csm per il cosiddetto caso Palamara. Adesso il posto di Michele Prestipino traballa per i ricorsi di altri candidati. Secondo quanto ci risulta c’è già un ricorso depositato al Tar del Lazio, quello del procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo. A giorni potrebbe arrivare anche quello di Marcello Viola, pg di Firenze.

Creazzo, scrive Massari sul Fatto Quotidiano, dopo aver perso in plenum, così come il procuratore di Palermo Franco Lo Voi, ha deciso di ricorrere sulla base del cosiddetto testo unico della dirigenza. Con la nomina di Prestipino, a suo dire, sarebbe stata violata la normativa perché è stato scelto un candidato con meno titoli».E a proposito di titoli , non si può neanche escludere il possibile ricorso da parte del Procuratore Lo Voi. La poltrona di Prestipino a Roma continua a traballare