Lumia preciso interlocutore della magistratura siciliana

Era il 5 marzo 2008 quando il Procuratore Generale di Caltanissetta, Giuseppe Barcellona, sponsorizzava, sul giornale La Sicilia, la ricandidatura dell’ex senatore Giuseppe Lumia.

Non solo Barcellona, ma anche quasi tutti gli allora magistrati nisseni, con la scusa della lotta alla mafia e quella di salvaguardare l’incolumità della lo protetta eminenza grigia dell’antimafia, ci tenevano a rimettere in pista quel loro politico di riferimento.

Solo che alcuni anni dopo si scopriranno una serie di magagne e pastette riguardo al ruolo non solo di Lumia, ma anche di una decina, tra giudici e procuratori, che hanno favorito la scalata al potere di un’assortita cordata di ‘professionisti dell’antimafia’. Quegli sciagurati, che non potevano fare altro che provocare sciagure economiche e politiche, brandendo la clava della loro falsa antimafia, facevano capo non solo a Lumia ma ai vari Montante, Lo Bello e Catanzaro che, dalle postazioni di potere di Confindustria, hanno creato il cosiddetto ‘Sistema Montante’. Si tratta, come è noto, di un’associazione a delinquere, dedita non solo alla corruzione ma anche allo spionaggio.