Valter Boero (PdF-Piemonte):” Il farmaco cura e il bimbo in grembo non è una malattia da curare”

 

Lettera aperta al Ministro Speranza con l’invito a far rispettare la legge 194/78

Illustre Ministro Speranza

mi incuriosisce molto capire come un decreto ministeriale possa scavalcare la legge dello Stato a piè pari, ma mi indispone  anche l’uso del termine “aborto farmacologico” perché i farmaci curano, e qui non c’è malattia da curare!

Bisogna, quindi, parlare di aborto chimico perché il prodotto che si usa è un prodotto chimico e lo scopo è sopprimere un figlio!

Se si usasse una terminologia appropriata, e qui giornalisti hanno delle responsabilità, ci sarebbe un maggiore margine di riflessione. Questa è infatti quella che serve in queste circostanze.

Ministro Speranza perché non si preoccupa di far rispettare la legge 194/78 nella prima parte?

Quella che titola la legge  e si impegna per la tutela della maternità (art.1, 2 e 3)?

Quella che dovrebbe aiutare le mamme ad accogliere i figli concepiti?

La sua è una condotta omissiva che i giudici dovrebbero sanzionare pesantemente.

E’ infatti un Suo obbligo far rispettare la legge.

Invece lei amplia la possibilità di interrompere le gravidanze in un Paese poverissimo di figli.

Vista dall’esterno è chiaramente una condotta criminale.

Sempre la legge prescrive che la donna sia pienamente informata sull’atto abortivo (art.14). Si sa che questo non viene fatto e sarebbe facilissimo da documentare e tutti, compresi quelli che debbono far rispettare la legge, si girano dall’altra parte.

In parte è comprensibile perché  è veramente imbarazzante fare finta di non sapere quanto la scienza ha scoperto nelle fasi iniziali della vita di un figlio e di ignorare le immagini ecografiche che dimostrano  la bellezza della straordinaria relazione tra madre e figlio sin dai primi momenti del concepimento.

Ministro Speranza, Le  porgo un invito per  visitare uno dei Centri di aiuto alla vita o alle Scuole di maternità che abbiamo attive a Torino per farLe vedere che c’è modo di offrire alle donne in attesa di un figlio alternative  ai trattamenti chimici rispettando  così la legge.

La invito ancora a chiedere al presidente del Consiglio Conte , di copiare in un DPCM il testo della proposta di legge “Reddito di maternità” già pronta e corredata da migliaia di firme raccolte dal Popolo della Famiglia: sarebbe il migliore investimento per risollevarci con o senza COVID.