Palma di Montechiaro, dove rubano 100 litri d’acqua al secondo

Troppi furti d’acqua, anche di 100 litri al secondo, a Palma di Montechiaro e in altri Comuni del circondario. La situazione idrica, da due mesi a questa parte è drammatica: i turni sono lunghissimi. Il sindaco palmese Stefano Castellino, ha sollecitato i carabinieri ad avviare accertamenti. “In questi ultimi due mesi – spiega Castellino – si sono verificate tutta una serie di circostanze che hanno mandato in tilt la distribuzione. Abbiamo cominciato con l’Enel che, per lavori propri, ha staccato l’energia elettrica per due tre volte e di conseguenza anche Siciliacque ha dovuto sospendere l’erogazione, con il risultato di 50 litri al secondo andati perduti che in estate si fanno sentire. Poi le diverse rotture lungo la condotta del Consorzio Tre Sorgenti che hanno acuito, ulteriormente, la criticità nella distribuzione. Malgrado ciò, comunque, avremmo ugualmente superato le difficoltà se non fosse che abbiamo scoperto che ci sono continui furti del prezioso liquido. Infatti, le rotture sono state riparate anche a tempo record dai tecnici del Tre Sorgenti, ma una volta fatto ciò, non appena ho chiamato Siciliacque per chiedere una portata maggiore, al fine di superare la crisi, mi sono sentito rispondere che si perdono circa 70-100 litri al secondo a causa proprio di rotture che sarebbero provocate – prosegue Castellino – . Ci siamo accorti, inoltre, che, magicamente, nel corso della notte, l’acqua che veniva incanalata per servire le case dei palmesi, scompariva. A quel punto, abbiamo installato delle telecamere, e come per incanto, l’acqua non è più scomparsa. Di tutto ciò, ho messo al corrente le forze dell’ordine ed ho avvisato anche il prefetto. Adesso, la mia speranza è che i responsabili dei continui furti d’acqua che hanno messo in ginocchio la città del Gattopardo, possano essere individuati e puniti perché sono dei delinquenti. Se qualcuno voleva causare un danno all’immagine della mia amministrazione ha fatto i calcoli sbagliati, non ci faremo intimorire o minacciare da niente e nessuno” ha concluso Stefano Castellino.