La cacciata di Palamara è la conferma che magistratura e politica hanno inciuciato. “Pago io per tutti, adesso la separazione delle carriere”

Palamara radiato dalla magistratura: “Porterò sempre la toga nel cuore. Ho pagato per tutti”

A va punciri pi fari mali”

Falcone e Borsellino si rivoltano nella tomba per quanto accaduto tra le toghe

Palamara paga il conto di quella magistratura carrierista, lobbista e senza scrupoli, sostenuta dai politici giustizialisti che hanno generato fangose collaborazioni tramite il sistema correntizio alla maniera democristiana. Un giorno da dimenticare per le toghe che, in questo caso,  applicano il “sistema di protezione”, cacciando Palamara e non chi si è servito dei suoi favori. Palamara non parla e non accusa gli altri potenti amici magistrati. Sta zitto. Fa l’omertoso. Invece, molti cittadini ,vorrebbero sapere chi mangiava il gelato con Lui. Leccare , Leccare, e poi leccare per una poltrona. Adesso Palamara auspica che si approvi la legge che prevede la separazione delle carriere per le toghe. Un pò in ritardo ma lo ha capito. Del resto Lui lo sa che PM e Giudici spesso si “parlano” quando devono condannare qualcuno. . Non dovrebbero farlo ,per legge .In Italia  alle toghe è stato consentito tutto. Un Pm che di mestiere adora accusare, può diventare Gip , poi Gup e poi giudice anche in appello. In teoria dovrebbe trovare pure prove a favore dell’indagato. Non lo fanno. Lo sanno anche i topi che vivono dentro i tribunali. Un pò come il paziente che diventa medico, il Pm diventa Gup. Nei paesi civili, come gli Usa, non si possono scambiare i ruoli.  Appare evidente che Palamara non serve più. Non serve a quella magistratura lobbista che ha inciuciato con la politica. Ormai Berlusconi è vecchio e quindi condizionare le procure non serve più, o forse si. Forse serve ancora. Forse serve per proteggere Crocetta e il suo cerchio magico ? Lui in Tunisia, nonostante imputato per reati gravi  e tanti altri in galera in attesa di giudizio. Vicende, quelle di Crocetta, davvero strane. O forse serve per salvare la Saguto da una pesante condanna? Ai posteri l’ardua sentenza. Palamara si è iscritto al Partito Radicale subito dopo l’espulsione. Fortunatamente, per noi cittadini ci evita la depressione totale sapere che esistono toghe serie  e che fanno il loro lavoro guardando le carte e senza giocare al “bravo inquisitore” , prima di rovinare la vita alle persone.

 

“È il regista del sistema per condizionare le nomine delle procure”. Al Csm chiuso il processo disciplinare. Contro l’ex pm, imputato a Perugia per corruzione, il massimo della sanzione possibile. Il difensore Guizzi aveva chiesto che la sentenza non fosse “politica”

Via la toga dalle spalle di Palamara. Si chiude così, con la pena più alta possibile – la “rimozione” dall’ordine giudiziario – la carriera di magistrato di Luca Palamara. Che torna un cittadino come tutti gli altri, dopo essere stato ex pubblico ministero a Reggio Calabria e a Roma, ex presidente dell’Anm, ex consigliere del Csm, ex dominus della corrente centrista di Unicost

La sezione disciplinare del Csm ha emesso il verdetto dopo un processo lampo – una dozzina di udienze – e dopo una camera di consiglio di tre ore. Sul tavolo adesso c’è contro di lui un’accusa pesantissima, per un comportamento che la procura generale della Cassazione ha definito “di una gravità inaudita”:  il suo obiettivo era “condizionare in modo occulto l’attività del Csm”, pilotando le nomine dei procuratori di Roma e di Perugia, e proponendosi egli stesso come procuratore aggiunto della Capitale dopo aver cercato di delegittimare Paolo Ielo.

Fonte: Repubblica