Amministrative.Ultimo atto ad Agrigento fra falso civismo in ceralacca e apparentamenti last minute

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gallo-riccardo-3roberto di mauro fotosavarino giusy

 

Manca veramente poco al volgere di questa campagna elettorale per i tempi, per la mancanza di comizi,forse per la mancanza di politica vera quella dove il confronto sano senza preconcetti diventasse l’unica soluzione per uscire dallo stallo e dall’isolamento cittadino.

Si sta arrivando al voto di giorno 18 e 19 ottobre come se fosse la fine di un incubo.

La gente in larga parte forse ha già deciso a chi dare la fiducia.

Però chiunque dovesse vincere si deve ricostruire tutto: il tessuto sociale ed economico è sfibrato, impaurito e si sta allontanando dalla vita pubblica pericolosamente.

Di chi è la colpa? Questa volta non è solo di Firetto,è di tutti.Non c’è la voglia di uscire dall’empasse,troppi personalismi, troppi lacchè che vogliono trasformare una competizione in una rissa social che allontana sempre più il cittadino dalle Istituzioni.

Dispiace dirlo,ma qui c’è da salvare il malato grave che è la città,no le posizioni personali dei soliti professionisti del falso civismo e della politica improduttiva che hanno causato solo fratture e fughe di cittadini agrigentini che non si sentono rappresentati e che soprattutto sono lontani da una bagarre improduttiva e priva di obiettivi.

Chi vincerà? avrà la forza di governare senza odi o rancori nei confronti dell’avversario? Speriamo di sì.

Il dibattito è il sale della democrazia,l’insulto,la demonizzazione dell’avversario provoca spesso spargimenti di sangue.

Andiamo alle ultime novità: il consiglio comunale è stato assegnato ed è una prima notizia, dai conti che hanno fatto i matematici locali e non, la coalizione allargata di Miccichè con Forza Italia e Diventerà Bellissima ha raggiunto quota 13/14 seggi e con i due di Fratelli d’Italia arriva a 16 cioè la maggioranza assoluta in Aula Sollano.

Dicono che c’era stato anche un abbocco di questi partiti con Firetto ma poi l’operazione politica allargata a Fratelli d’Italia è stata stoppata,ancora non si è capito il perché.

Alla fine il centrodestra, quello che governa a Palermo, ha trovato una sintesi,(Autonomisti-Forza Italia-Diventerà Bellissima,più le civiche e Fratelli d’Italia)questi ultimi con un accordo solo in giunta hanno chiuso il cerchio sul progetto Miccichè che è fortemente sponsorizzato dal Presidente della Regione Nello Musumeci.

Miccichè ha dichiarato che tra restare solo e vincere con le liste civiche ha ritenuto più utile rimpolpare la squadra con i partiti per creare una connessione politica e di governo con Palermo.

Vedremo se Musumeci sarà di parola e nell’agenda di governo i punti sull’emergenza Agrigento saranno prioritari o proclami da campagna elettorale.

Ha costruito una giunta con molti tecnici che certamente in alcuni casi (vedi Trupia o Vullo) hanno avuto o hanno un’esperienza politica,ma tanti altri nomi non hanno mai amministrato

la città, alcuni diranno è un bene in una politica degli ultras,altri diranno non è bene.Nel difficile gioco delle scelte in politica i sentimenti contano poco o nulla.Sinceramente per dare un giudizio di Principato,Vaccaro e altri nomi rispettabili, non ho un bilancino politico per dare un giudizio preventivo.

Qualcuno dirà è sommatoria, altri diranno è realpolitik e guardare oltre l’ostacolo per un’eventuale vittoria che non sia ascrivibile solo a uno.

Miccichè in maniera ferma ha detto:”non è una scelta frutto del caso ma un progetto che rilanci il centro storico,le periferie e il potenziamento e la sicurezza stradale e le migliorie strutturali di servizi primari caditoie,tombini e tutto quello che riguarda la vivibilità di una città ancora indietro.

C’è un pezzo importante della politica di governo regionale del centrodestra,sembrava un sogno,adesso è un’opzione e una strada che se trova una sintesi può determinare quel cambiamento strombazzato da tutti.

Piaccia o meno,Roberto Di Mauro,Riccardo Gallo e Giusy Savarino sono parlamentari regionali di maggioranza e non possono che aiutare questa città ad avere una netta accelerazione,proprio adesso che stanno per arrivare i Recovery Fund.

Dall’altro lato Firetto deve recuperare e ha deciso dopo interlocuzioni con i partiti di centrodestra che non sono sfociati nello sposalizio a cambiare nettamente la squadra.

Escono il fedelissimo di Massimo Muglia di Italia Viva il giovanissimo Bongiorno,da sempre critico nei confronti di Firetto,a questo punto non si capisce la sua designazione in prima battuta e altri due Assessori designati,uno nominato da Pullara e l’altro dalla sinistra.E mette in campo uomini di esperienza:Hamel consigliere quasi ininterrottamente dal 1993 al 2020 e Assessore ai rifiuti negli ultimi due anni e mezzo con parecchie polemiche,anche se rieletto in consiglio e Amato storico consigliere dal 2001 con Democrazia Europea e Assessore già con Zambuto ai servizi sociali e adesso con Firetto, e poi il Primario di Pediatria Giuseppe Gramaglia consigliere comunale dal 1997 al 2012 con il Partito Popolare,Democrazia Europea e l’Udc,Assessore alla sanità con Zambuto e storico capogruppo dell’Udc in epoca cuffariana.

E poi ancora la Castronovo moglie dell’ex consigliere comunale Urso fino a marzo ancora di fede di mauriana che ha deciso dopo il lockdown di seguire invece il progetto Firetto.

Alla stessa stregua Spataro che ha lasciato Forza Italia per accasarsi con l’On.Pullara a metà anno dopo che era stato eletto con Di Mauro nel 2015 con Uniti per la città.Oggi è stato eletto con un grande consenso con Onda un movimento regionale capeggiato dall’On.Pullara, il parlamentare di Licata da qualche mese senza fissa dimora perché espulso dal gruppo parlamentare autonomista.

Mentre Alfonso Mirotta fedelissimo di Angelino Alfano,designato Assessore ha fallito la rielezione per la terza volta a causa del flop della lista Noi,anch’essa sponsorizzata da Pullara.

Gioacchino Alfano già coordinatore provinciale di Diventerà Bellissima di Giusy Savarino,dopo essere stato eletto nel 2015 con Firetto,alla fine è tornato come un figliol prodigo dallo stesso primo cittadino, oggi è stato premiato con la designazione di un Assessorato.

Infine due figli d’arte, tutte e due poco civici,anzi figli della politica:Giorgia Iacolino e Mario Fontana,i cui genitori per un ventennio Toto’ Iacolino già nel 1997 è stato  Assessore con Sodano ed Enzo Fontana è stato Presidente della Provincia e parlamentare a Roma e Palermo per una legislatura.Tutti e due hanno seguito Forza Italia e il loro mentore Angelino Alfano,ora la seconda generazione vorrà fare meglio dei genitori.

Diciamolo se si vuole trovare il pelo nell’uovo, nelle squadre come in tutta la politica si troverà comunque,però per favore non parlate di civismo esasperante e apparentamenti last minute,parlate di politica quella vera,quella senza puntare il dito contro l’avversario,diceva Pietro Nenni:”A fare a gara a fare i puri,troverai sempre uno più puro che ti epura”.

Quindi tagliamo corto,è più sano che si parli di quello che si può fare realmente per gli agrigentini che fare liste di proscrizione o capire cosa vuol dire vecchio o cosa vuol dire nuovo.