Valter Boero (Popolo della Famiglia-Torino) : «Il Consiglio Comunale torinese si occupi delle famiglie in difficoltà, con scelte coraggiose ed efficaci“»

Le difficoltà dei cittadini aumentano giorno per giorno, abbiamo bisogno di risposte concrete, non ideologiche

A Torino bar e ristoranti girano al minimo o chiudono; migliaia di persone sono senza lavoro o in cassa integrazione,  le scuole comunali chiudono per  mancanza di bambini (e il Ministro incentiva l’uso delle pillole abortive), i genitori con figli  nelle materne e nelle elementari  non sanno se la scuola continuerà… e in questo clima allora cosa fa il Consiglio Comunale di Torino  nella sotterranea alleanza PD + Movimento 5 Stelle?

Si occupa  di  un disegno di legge in Parlamento sulla omotransfobia.

Un problema insignificante rispetto al resto,  pompato generosamente dai media, a danno di decine di migliaia di famiglie in difficoltà e giovani disoccupati” Questa la denuncia del prof. Valter Boero, referente nazionale del Popolo della Famiglia che propone per Torino  in questa situazione di emergenza COVID di sbloccare la situazione delle scuole materne ed elementari  sdoppiare le classi formando classi di 10-12 allievi con  l’assunzione immediata di giovani laureati a discrezione dei Dirigenti scolastici  da novembre 2020 a luglio 2021 con turni pomeridiani nel caso non siano sufficienti gli spazi.

Il prof. Boero, profondo conoscitore delle Scuole paritarie, chiede anche che vengano valorizzate queste scuole che hanno costi di gestione da ½ a 1/3 delle analoghe gestite dallo Stato o dal Comune.

Il prof. Boero conclude osservando  che “ E’ molto più costoso tenere a casa disoccupati i nostri laureati che impegnarli nella scuola; così come anche  tanti altri disoccupati, anziché essere assistiti e sussidiati,  potrebbero essere arruolati  per le operazioni di igienizzazione nelle scuole, piccola manutenzione o di regolazione degli accessi sugli autobus sempre affollati!

Se il Consiglio comunale non sa prendere decisioni, meglio onorevoli dimissioni, altrimenti ci penseranno i cittadini a maggio 2021.