Roccamena e il “caso degli assessori”, il sindaco:”Unione prima di tutto”

A Roccamena un caso di assessori prima contro e poi pro. Il Sindaco Giuseppe Palmeri:”E’ tempo di cercare la concordia”

L’ennesimo caso di una politica ritenuta spesso tutto fuorchè coerente accade a Roccamena, comune di 1500 abitanti a neanche 50 chilometri di macchina da Palermo. Una vicenda ritenuta da qualcuno quantomeno contraddittoria. Tutto iniziò nel corso di una serata di Consiglio del 2016, durante la quale, tra i vari argomenti in agenda si stava esprimendo solidarietà nei confronti di un giovane vittima di un atto intimidatorio.

Questo l’articolo che in proposito uscì su Teleoccidente.it il 28 Dicembre 2015

“A Roccamena la situazione è incandescente e ciò è testimoniato dalle ripetute minacce fatte nei confronti di coloro i quali hanno deciso di lottare contro questo marcio sistema. Messaggio intimidatorio nei confronti di Salvatore Termini del Movimento 5 Stelle di Roccamena. Ieri mattina, l’attivista ha trovato, nella porta del suo garage, un pizzino con minacce di morte. Solidarietà dal deputato regionale Giorgio Ciacco: Oggi Salvatore ha avuto la forza e la voce di denunciare il tutto e noi saremo il suo megafono.”

Tornando alla sessione consiliare, nella quale si discuteva della gestione della raccolta differrenziata in Paese, Sonia Petralia, rivolgendosi al Consigliere di maggioranza invitò lo stesso a prendere tutte le decisioni ritenute più opportune. “Voi fate, maggioranza voi fate opposizione“appare scritto nel verbale di cui siamo venuti in possesso.

“E PURE IL MAFIOSO”

Fu la risposta data alla Petralia da Luca Marino – consigliere di maggioranza dell’allora giunta della lista Civica del sindaco di Roccamena Tommaso Ciaccio – a infastidire. “E pure il mafioso!”. Una battuta ritenuta infelice oltre che fuori luogo. A maggiore ragione perchè proferita in un contesto entro il quale, tra gli altri argomenti si stavano condannando determinati atteggiamenti votati alla prevaricazione. Fu a quel punto che la Consigliera di opposizione, rivolgendosi a Giuseppina Buffa, allora segretario comunale, chiese di mettere a verbale quanto stava accadendo. Ma non solo. Coadiuvata dalla Bonanno, un’altra consigliera di opposizione, fu infatti chiesto a Luca Marino di accomodarsi fuori dall’aula.

IL PARADOSSO

Ed è quì che si verifica, a distanza di qualche anno (il mandato di primo cittadino  di Roccamena di Tommaso Ciaccio è infatti termitato il 28 aprile 2019) il paradosso. Da una parte infatti, Luca Marino, mantenendo il suo posto di consigliere di maggioranza è stato recentemente nominato dal sindaco Giuseppe Palmeri assessore. Dall’altra, a sedere nello stesso tavolo con lui è Sonia Petralia nelle vesti di assessore di maggioranza. Proprio colei che pochi anni prima ne aveva chiesto l’allontamento dall’aula. “E’ o non è la suddetta, una stortura tipica della politica nostrana da evidenziare”? Questa la domanda che, a Palermo Live ci pone un nostro lettore originario di Roccamena.

 

LA REPLICA DEL SINDACO PALMERI

La risposta, laconica, volta a centrare il punto mettendo a tacere qualsivoglia polemica tiene a darla Giuseppe Palmeri, sindaco in carica di Roccamena dal 29 aprile del 2019. “E’ un momento difficile, per Roccamena ma non solo. Il mio unico obiettivo, da quando sono divenuto primo cittadino di questo Comune è quello di portare quella armonia e quella serenità che mancano da anni. Se c’è tutto ciò, insieme all’unità di intenti si può auspicare ad una rinascita della nostra comunità.”

“CHI SOFFIA SUL FUOCO DELLA DISCORDIA NON VUOLE IL BENE DI ROCCAMENA”

Il sindaco Palmeri non ci sta ed è pronto a stigmatizzare con fermezza qualsiasi manovra volta a frenare il processo di rilancio sociale di Roccamena. “Vengo proprio adesso dal funerale di una cara persona che aveva idee politiche diametralmente opposte alle mie. Ho sentito forte il dovere di onorarne la memoria con la mia presenza. Se lo è portato via il Covid. Questo per dire che, in una fase storica tanto disgraziata, fondamentale è cercare l’unione e la solidarietà a prescindere dalla proprie posizioni politiche. Chi soffia sul fuoco della discordia non merita di essere preso minimamente in considerazione. Se oggi ho ritenuto opportuno creare unione, facendo sedere allo stesso tavolo Sonia Petralia e Luca Marino è unicamente per questo. E riguardo la dichiarazione di quest’ultimo, uomo dalle indubbie qualità morali, invito tutti a leggere bene il verbale per interpretarla e contestualizzarla nella giusta maniera.”

Fonte: palermolive.it