Di Emilio Tringali (IL GUASTAFESTE), autore del libro SBIRROMAFIA: Vittoria rossa, capoluogo della Sbirromafia?

IL GUASTAFESTE

Vittoria rossa, capoluogo della Sbirromafia?

Quando nel mio libro SBIRROMAFIA (su Amazon) arrivavo alla conclusione che la città di Vittoria sarebbe stata “campo di battaglia” di uno scontro continentale, immaginavo proprio due eserciti che si fronteggiano in un luogo del destino. Per Napoleone fu Waterloo. Per la Sbirromafia è Vittoria, dove certa politica vince con la corruzione elettorale e lo Stato, che per anni ha tenuto gli occhi chiusi (lo ammette nella storica commissione prefettizia che determina lo scioglimento) intervenendo con la repressione massiva, servendosi di strumenti-bavaglio, perseguendo lo smantellamento del patrimonio culturale e simbolico (persino la condotta agraria), poiché non è tollerato lo spirito vittoriese, fatto di battaglie rivoluzionarie. L’obiettivo vero è schiacciare questa zona rossa, capace di cose incredibili, di essere esempio di emancipazione economica e sociale. Vittoria che inventa le serre, la città capopopolo nazionale della controversa battaglia della sanatoria per l’abusivismo edilizio di necessità, l’unica municipalità siciliana (con la sola eccezione di Palermo) che si dota di una propria gestione dei rifiuti (AMIU) e, per questo, la nemica numero uno delle ecomafie. Vittoria che non compra l’acqua da speculatori privati. Piegare Vittoria, che ha fatto incazzare mafie ed istituzioni politiche. Contro di essa tutta l’informazione più servile, la menzogna, la gogna mediatica. Revisionismo storico sulla città ribelle. Con ogni mezzo. Con il perpetuo rinvio delle elezioni attraverso provvedimenti ai limiti della legalità, se non oltre. Un continuo lavoro di logoramento dell’identità cittadina che impaurisce chi vorrebbe gridare la propria indignazione. Chi reclama viene intimidito. È record di azioni giudiziarie, avallate dalla compiacenza del sistema. Ad ogni “pisciata di gatta” vengono convocate le cariche dello Stato, si scomodano i ministri con trasferte in città, a rafforzare la teoria della “città irredimibile”, selvaggia, omertosa. Sopravviverà Vittoria alla potenza della Sbirromafia? Si. Bisogna solo continuare a resistere, in mezzo ai divieti covid ed alle scorribande dei “munnizzari”. Onore ai coraggiosi che stanno facendo resistenza civile, ai cittadini che aprono gli occhi. Alla fine, i nemici della città verranno smascherati tutti, oltre quelli che già sono stati svelati. Resisti, città meravigliosa, andrà tutto bene.

Emilio Tringali